Pensare Globale e Agire Locale

PENSARE GLOBALE E AGIRE LOCALE


giovedì 13 dicembre 2012

ITALIA - Vecchi e nuovi uniti a trattarci da pecore

E' sempre più difficile trovare parole per descrivere la situazione politica italiana ed in questi giorni lo è ancora di più dopo che quasi tutti ci stanno trattando come un popolo di pecore ... ma forse non hanno nemmeno tutti i torti.

Siamo un popolo disposto ad ascoltare di tutto ormai e nessuno fa niente o almeno quelli che si indignano sono veramente la minoranza. Dopo venti anni di presenza del tizio culminati nel disastro di questi ultimi 4 anni, dopo un anno di governo Monti che per riparare in parte quei danni ha salassato il ceto medio basso del paese, ora siamo di nuovo qui ad ascoltare gli stessi responsabili del disastro a dirci che sono loro che salveranno l'Italia, che ci diminuiranno le tasse, che faranno riprendere l'economia. Io mi chiedo come ancora la gente non prenda un bel bastone e non vada a spaccarlo in testa a questa gente.

Le trasmissioni televisive ed i giornali sono di nuovo pieni di quelle facce che per 12 mesi non si erano più viste e delle quali pensavamo di esserci liberate.

Ma facce a parte, che già è un fatto deprimente, sono i discorsi e le parole d'ordine ad essere le stesse come se niente fosse accaduto in questi mesi, come se proprio in questi giorni gli italiani non fossero alle prese sulla distribuzione delle loro tredicesime fra IMU, mutui, bollette della luce, del gas e via dicendo, per lasciare le briciole se ne rimarranno per fare qualche spesa natalizia. E loro imperterriti ci vengono a prendere per il sedere con i loro passi avanti, indietro di lato o con le loro lamentele sulla impossibilità a pagare le tasse.

Uno scandalo. Ma meno male c'è il nuovo che avanza e che si chiama Movimento 5 stelle.

Già un movimento che forse usa parole d'ordine diverse ma che è guidato da un esaltato ormai convinto anche lui di camminare sulle acque e di essere portatore del verbo e della verità. Che non conosce nemmeno il significato delle parole e che urla, come nello stile di chi spara parole vuote e per farsi ascoltare o per mascherare il vuoto deve appunto urale,: "Chi pensa che io non sia democratico vada fuori dalle palle".

A parte il linguaggio, che è in linea con lo spessore politico del personaggio, che cosa ha di democratico un movimento che espelle i suoi militanti solo perchè hanno la sfrontatezza di criticare la gestione del movimento stesso o di andare a confrontarsi, democraticamente, in qualche trasmissione televisiva ? E che cosa succederà se per caso un "grillino" salisse a Palazzo Chigi e adottasse qualche provvedimento non condiviso dal saltimbanco genovese ? Lo espellerebbe, lo epurerebbe, lo elimenerebbe ? Ma che diamine vogliamo tornare indietro al ventennio ? Qualcuno ci ha già provato in questi anni ed ora che il plastificato si sta autodistruggendo, ne vogliamo esumare un altro ? Ma questi personaggi, il tizio, il saltimbano pensano di disporre di un paese a proprio uso e consumo .. ? Si lo pensano ed è questo il loro modo di trattare i cittadini, il paese, il gregge ... ma fino a quando il gregge rimarrà imbambolato ad ascoltare questi dittatori in pectore ?

Pubblicato da Antipolitico.

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