Pensare Globale e Agire Locale

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mercoledì 19 dicembre 2012

Ecco le (folli) reazioni alla profezia dei Maya

Dal Messico fino a Sarajevo, la fine del mondo fissata dal calendario Maya per venerdì 21 dicembre ha scatenato le più bizzarre manifestazioni, proteste e anche qualche rappresaglia...

Le piramide di Coba, località messicana vicina al Chichen Itza, è affollata da turisti che aspettano il 21 dicembre, data segnata nel calendario Maya come la fine del mondo o l’inizio di un nuovo ciclo.

Sarajevo: Noi abbiamo già dato
“Che altro ci deve accadere? Abbiamo avuto già troppi problemi, non ci sarebbe logica”. La città di Sarajevo si prepara per protestare contro la fine del mondo. Loro hanno già dato. Il numero di aggiunte su Facebook continua a crescere e non si risparmia in autoironia in ricordo del più lungo assedio della storia bellica (1992-1995).

Secondo l’agenzia Tanjug, la protesta “pacifica” fissata per mercoledì 19 contro la fine del mondo ha avuto l’autorizzazione delle forze dell’ordine. La missione è riuscire che “la fine del mondo resti alla larga da Sarajevo”.

Il finto compleanno di Stalin
Ognuno reagisce a modo suo alle profezie Maya. I moscoviti, invece, dovranno fare fronte all’ennesima iniziativa politica con la conferenza stampa oceanica del presidente Vladimir Putin. Oltre alla tradizionale deposizione di fiori sulla tomba di Stalin, sotto il muro del Cremlino, per i festeggiamenti dei 133 anni della nascita del leader. In realtà il “magnifico georgiano” nacque il 18 dicembre 1879, ma dopo la sua salita al potere nel 1922, il leader sovietico spostò la sua nascita al 21 dicembre 1879. E quella divenne il suo compleanno.

Intanto il premier Dmitri Medvedev ha cercato di rassicurare la popolazione: non ci sarà nessuna fine del mondo. Come anche la Chiesa ortodossa per la quale sarà “un giorno come un altro”. Così il rappresentante ufficiale della Chiesa ortodossa russa, l’arciprete Vselovod Chaplin, ha detto che il 21 dicembre 2012 non ha alcun significato e non è grazie alla numerologia che si può individuare la fine del mondo.

Arresti in Cina
Più di 400 esponenti della setta cristiana “Dio onnipotente”, che prevede tre giorni di tenebre accompagnati da disastri naturali per la fine del calendario Maya il 21 dicembre, sono stati arrestati nel Qinghai, al nord-occidentale della Cina, zona di maggioranza tibetana.

“Fino ad ora, più di 400 esponenti della setta ‘Dio onnipotente’ sono stati arrestati, numerosi loro rifugi sono stati distrutti, più di 5 mila striscioni, cd, dvd e libri, oltre al sequestro di computer, stampanti, megafoni, cellulari e iPod”, ha spiegato la polizia attraverso l’emittente Cctv.

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