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lunedì 3 dicembre 2012

DIPLOMAZIA - Francia e Gb convocano ambasciatori Israele

Protesta contro la decisione di costruire tre mila nuovi alloggi.

La Francia e la Gran Bretagna hanno convocato, il 3 dicembre, rispettivamente l'ambasciatore israeliano a Parigi e quello a Londra.
Il motivo? Esprimere la loro protesta di fronte all'annunciato piano del governo Netanyahu di costruire tre mila nuovi alloggi per coloni in Cisgiordania e a Gerusalemme est.
PROTESTA SENZA PRECEDENTI. L'annuncio era stato anticipato dal quotidiano israeliano Haaretz che aveva citato fonti diplomatiche.
Per il giornale si tratta di un passo «senza precedenti».
Fonti della stessa ambasciata dello Stato ebraico hanno riferito che l'ambasciatore israeliano in Francia, Yossi Gal, è stato convocato al ministero degli Esteri.
Mentre il ministero non ha al momento voluto confermare ufficialmente la cosa, ma ha fatto sapere di essere determinato a «marcare la disapprovazione della Francia» sulla questione degli insediamenti.
A REPENTAGLIO SOLUZIONE DUE STATI. Da Londra, un portavoce del Foreign Office, ha sottolineato a sua volta che la Gran Bretagna ha avvertito Israele che se il governo Netanyahu dovrebbe andare con i progetti appena annunciati, e soprattutto con quello relativo alla nuova area di insediamento denominata E 1 (che taglierebbe in due la Cisgiordania), ci sarebbe «una reazione forte».
Il ministro degli Esteri britannico «ha sottolineato con chiarezza che la costruzione di questi nuovi insediamenti mette a repentaglio la soluzione dei due stati e rende più difficile il raggiungimento di progressi attraverso negoziati».

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