VENDOLA CONTRO RENZI -«Ci sono cose per me incomprensibili. Si comincia a
parlare di primarie. C’è un leader, come il sindaco di Firenze, che è una
variabile estremista del liberismo. E un altro, come Bersani, che e’ un amabile
socialdemocratico. Ma queste non sono primarie, è il congresso del Pd. E io non
sono interessato a partecipare: se Renzi rende maggioritaria l’anima liberista
del Pd, ne traggo le conseguenze: io sono antagonista ai liberisti ovunque
collocati». Questo è lo ‘status’ apparso sulla pagina di Nichi Vendola sul
social network che, sempre più politici, utilizzano per comunicare con i propri
ammiratori. E se Renzi sarebbe troppo liberista per il leader di Sel, Bersani
sarebbe un amabile “socialdemocratico”.
AL LEADER SEL NON PIACE LA CASA DEI
RIFORMISTI - Ma a pochi
giorni di distanza dal sodalizio tra il Partito Socialista e l’Udc di Casini,
al quale sembrerebbe aggiungersi anche il segretario del Pd Bersani, ieri
presente insieme al segretario nazionale del Psi Riccardo Nencini e a Massimo
D’Alema (Pd) alla riunione del Partito Socialista Europeo a Bruxelles, Nichi
Vendola prende le distanze dalla possibilità di candidarsi alle primarie del Pd
e commenta l’idea della Casa dei riformisti e dei democratici come «un
abbrivio, di un’alleanza fondata su un accordo che vede su una corsia
preferenziale Pd e Udc, non mi trova interessato». E il presidente di Sinistra
Ecologia Liberta’ ieri pomeriggio è stato a Firenze dove è intervenuto alla
Tavola Rotonda di presentazione del Manifesto «For a European Socialist
Alternative» insieme ad Harlem Desir del partito socialista francese, conclusa
da Hannes Swoboda capogruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento
Europeo.
Vittoria de Petra
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