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venerdì 20 luglio 2012

BULGARIA - Giallo sul kamikaze

Burgas, sfuma la pista svedese sull'attentato.
Colpo di scena sull'attentato di mercoledì 18 luglio a Burgos (Bulgaria) dove hanno perso la vita sette turisti israeliani.
Il ministero dell'Interno di Sofia ha smentito giovedì 19 l'indiscrezione secondo la quale il kamikaze autore della strage fosse un cittadino svedese di origine algerine, Muhammad Ghezali.
La notizia era stata diffusa da alcuni media bulgari e ripresa in Israele.
DIFFUSO IL VIDEO. Le autorità bulgare hanno autorizzato giovedì 19 la diffusione di un video con le immagini delle telecamere di sorveglianza installate nella sala d'attesa dell'aeroporto, in cui si vede un uomo di carnagione chiara, con lunghi capelli castani, di età intorno ai 35 anni, vestito all'occidentale con bermuda e maglietta e che tiene a spalla un grosso zaino scuro e una borsa da laptop mentre va nervosamente avanti e indietro nella sala.

Ghezli: ex Guatanamo nato a Stoccolma nel 1979


L'agenzia di informazione bulgara Bltz ha pubblicato una notizia sul fatto che utenti di Facebook hanno diffuso la foto di un ex detenuto a Guantanamo, che fisicamente assomiglia al presunto terrorista kamikaze di Burgas.
Secondo Blitz, l'ex detenuto risponde al nome di Mehdi Ghezli, nato a Stoccolma nel 1979 da padre algerino e madre finlandese.
Cresciuto nella città svedese di Orebro, ha studiato diritto islamico in Pakistan dove è stato arrestato nel dicembre 2001 per sospetto coinvolgimento negli attacchi alle Torri Gemelle dell'11 settembre di quell'anno. Ghezli fu liberato l'8 luglio 2004 su richiesta delle autorità svedesi poiché non rappresentava più un pericolo per gli Stati Uniti.
Potrebbe essere effettivamente Ghezli il kamikaze che, facendosi saltare in aria, ha provocato la morte di cinque israeliani e dell'autista bulgaro del bus delle vacanze.
ADDOSSO UNA PATENTE FALSA. Il ministro dell'Interno bulgaro Tsvetan Tsvetanov aveva detto ai giornalisti che addosso al kamikaze morto nell'attentato è stata trovata una patente falsa dello stato americano del Michigan. Oltre alle impronte digitali, è stato identificato in giornata anche il profilo del Dna del terrorista.
Il ministro Tsvetanov ha escluso che si tratti di un bulgaro, ma non è stato così categorico a escludere la possibilità che l'uomo abbia avuto collegamenti in Bulgaria.
Molti esperti da mesi hanno avvertito della presenza di cellule clandestine di estremisti islamici nel Paese balcanico.
Sono ripartiti per Israele gli oltre trenta feriti e la gran parte dei turisti scampati all'attentato.
MOZIONE DI SFIDUCIA AL PARLAMENTO. E mentre le autorità bulgare hanno fortemente inasprito le misure di controllo e sicurezza in aeroporti stazioni e metropolitane, l'opposizione ha duramente attaccato il governo conservatore del premier Boyko Borissov, accusato di aver fallito nel garantire la sicurezza dello stato e dei cittadini. Per questo è stata presentata in parlamento una mozione di sfiducia contro l'esecutivo per il suo fiasco nel settore della giustizia, degli affari interni e della lotta alla criminalità

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