Pensare Globale e Agire Locale

PENSARE GLOBALE E AGIRE LOCALE


venerdì 20 luglio 2012

ITALIA – Spending review, Grilli svende

Il ministro cede quote delle multiutility.
Nuovi/vecchi problemi : Privatizzazione dell’acqua e Municipalizzate

Venerdì, 20 Luglio 2012 - Vendere quote delle 6.800 società municipalizzate o miste pubblico-privato per arrivare, assieme alla cessione di immobili demaniali, a un incasso di 100 miliardi di euro in cinque anni, così da abbattere di 20 punti percentuali il debito pubblico.
Il piano del ministro dell'Economia Vittorio Grilli mette i piedi in un terreno minato e paludoso, dove i colossi dei servizi elettrici, idrici, del gas, dei rifiuti e dei trasporti sono in di euro: un piatto ricco, dunque, che fa gola a molti investitori, ma la cui dismissione presenta non pochi problemi.
A2A E ACEA, AFFARI MILIARDARI. Per capire la posta in palio al tavolo aperto da Grilli bastano pochi dati. A2a, che fornisce servizi ai Comuni di Milano e Brescia (azionisti col 27,5% ciascuno), Bergamo e Varese (hanno piccole quote) ha chiuso il 2011 con un fatturato di 6,2 miliardi di euro. Un boccone ricco e appetibile, tanto che tra i suoi azionisti vi sono gli svizzeri di Alpiq (holding energetica) e il gruppo bresciano Carlo Tassara.
Fra gli altri giganti messi sul piatto da Grilli vi è Acea, 3,5 miliardi di fatturato nel 2011, controllata dal Comune di Roma (51%), ma con dentro i francesi di Gdf Suez e l'immancabile gruppo Caltagirone, mai assente negli affari della Capitale che conta davvero.
SETTORI CHIAVE VERSO I PRIVATI. In Emilia Romagna c'è il gruppo Hera, altra multiutility, dove il 60% circa del capitale è diviso tra 168 Comuni, mentre un 11% è frazionato fra grandi investitori privati come Carimonte, Lazard, Credit Suisse e Mediolanum.
Un interesse spiegato dal giro d'affari di Hera, che ha chiuso il 2011 con 4,2 miliardi di euro di ricavi.
Attorno a questi grandi poli, ruota una galassia di municipalizzate grandi e piccole, ma comunque incaricate di gestire, nelle città e paesi d'Italia, le forniture d'acqua e gas, lo smaltimento dei rifiuti, i trasporti pubblici locali: settori chiave, strategici, che potrebbero dunque passare dal controllo pubblico (gli enti locali detengono la maggioranza) a quello privato.

Col taglio di Moody's si rischia di regalare le aziende


A complicare il progetto di Grilli vi sono gli interventi delle agenzie di rating Moody’s ha abbassato la valutazione dell’Italia, ma ha colpito anche il debito di numerosi enti locali e aziende pubbliche, come Terna e Poste Italiane, anch'esse possibili oggetto di vendite di quote nell'ambito del piano del ministro, ma in una partita e con un meccanismo diverso rispetto a quelli delle municipalizzate.
Tra le multiutility Moody's ha però toccato Acea, abbassando il rating del gruppo romano. «Vendere ora le sue azioni sarebbe un regalo», ha subito commentato in Campidoglio il Partito democratico, che guida l'opposizione alla giunta di Gianni Alemanno.
L'agenzia ha punito anche la Cassa depositi e prestiti, la grande banca di Stato che, nell'idea di Grilli, dovrebbe giocare un ruolo nelle dismissioni delle municipalizzate, con un intervento da 10 miliardi di euro sul debito pubblico: un taglio al debito che, tuttavia, sarà frutto di una partita di giro contabile tra società ed enti statali, piuttosto che di un ingresso di soldi veri e freschi nelle casse del Tesoro.
PASSERA VUOLE RIUNIRE LE MULTIUTILITY. Il progetto di Grilli si intreccia, in modo non ancora chiaro, poi con l'idea del ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, il quale ha fatto avere ai sindaci delle grandi città del Nord Italia un dossier proprio sulle municipalizzate.
Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna: Passera pensa di riunire tutte le multiutility, grandi e piccole, all'interno di un unico conglomerato dell'energia (acqua e trasporti non sono compresi), controllato da una mega holding quotata in Borsa di cui la Cassa depositi e prestiti dovrebbe avere una larghissima fetta di azioni, ma dove forte dovrebbe essere anche la presenza di fondi di investimento privati.
Tra le grandi municipalizzate, fuori da questo progetto dovrebbe restare la sola Acea, che opera soprattutto a Roma e nel Centro Sud.

L'Italia si è opposta alla privatizzazione dell'acqua nel 2011


Se, attraverso le dismissioni di quote volute da Grilli, investitori privati dovessero raggiungere una quota di controllo, nascerebbe un altro problema per quanto riguarda l'acqua.
Con un referendum votato a schiacciante maggioranza, nel 2011 gli italiani hanno cancellato la legge voluta dal governo di Silvio Berlusconi in base alla quale era possibile privatizzare i servizi idrici. Una manifestazione di volontà molto chiara da parte degli elettori, di cui il ministro dell'Economia dovrebbe tenere conto, a meno di non superare l'esito della consultazione con una nuova legge che permetta ai privati di assumere la maggioranza nelle utility dell'acqua.
MUNICIPALIZZATE: 3 MLD PER GLI STIPENDI. I privati che, con quote grandi o piccole, entreranno nelle municipalizzate si troveranno poi a fare i conti con un esercito di presidenti, amministratori delegati e consigli d'amministrazione composto da circa 16 mila persone ma, soprattutto, compensato con stipendi e gettoni che ogni anno ammontano a circa 3 miliardi di euro.
Si tratta di persone di nomina politica, spesso i 'primi dei non eletti' in consultazioni nazionali e locali, ringraziate dai partiti con queste preziose poltrone che, però, potrebbero essere minacciate dal nuovo regime. E non è difficile prevedere che anche dagli amministratori con lo stipendio di giada nascerà una forte fronda contro le dismissioni che Grilli sta mettendo in cantiere.

continuo movimento in un gioco di scambi di azioni, contratti e accordi diretti soprattutto a ridurre costi e aumentare utili, oltre che a coprire nuovi mercati, anche all'estero. Come nel caso della romana Acea, che distribuisce l'acqua persino in Colombia e Repubblica Dominicana.
Fra grandi e piccole, le municipalizzate italiane hanno un giro d'affari annuo pari a circa 45 miliardi.

Marco Mostallino

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