Scontenti o soddisfatti
dell’azione della loro cancelliera, gli economisti tedeschi hanno deciso di
fare politica. Dal 5 luglio hanno infatti cominciato a lanciare appelli e
contro-appelli per condannare o sostenere la politica di Angela Merkel riguardo
alla crisi dell’euro.
Secondo lo Spiegel online il primo attacco è
stato sferrato dall’influente capo dell’Istituto economico Ifo di Monaco.
Hans-Werner Sinn, convinto che la politica di salvataggio dei paesi in
difficoltà penalizzi la Germania, ha raccolto 170 firme di economisti chiedendo
ai “cari concittadini” di mettere in guardia i parlamentari contro una politica
pericolosa e fermare l’unione bancaria. Quest’ultima, secondo i firmatari,
obbligherà i “paesi solidi” come la Germania ad assumersi rischi sempre più
grandi al posto dei loro partner indebitati.
La risposta è arrivata da economisti vicini sia ai datori di
lavoro sia ai sindacati, che considerano l’appello dei loro colleghi
“pericoloso” e privo di argomenti economici. Gli economisti del contro-appello
difendono la politica della cancelliera insistendo su un punto preciso: il
Meccanismo di stabilità europeo (Mes) che dovrà entrare in vigore questo mese
potrà finanziare direttamente le banche in crisi soltanto dopo la creazione di
istituzioni di controllo su scala europea
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