Pensare Globale e Agire Locale

PENSARE GLOBALE E AGIRE LOCALE


martedì 17 luglio 2012

ITALIA – Spending review: ridere per non piangere

Pil debole, ipotesi del governo: tagliare le feste
Si pensa ad accorparle per aumentare i giorni lavorativi.

Martedì, 17 Luglio 2012 - Spunta l'ipotesi di un accorpamento delle festività con l'obiettivo di far crescere il Pil. L'idea è stata confermata in ambienti governativi e potrebbe essere esaminata nel prossimo Consiglio dei ministri dopo il parere di quattro ministeri chiave. Il tema è stato affrontato anche dal governo Berlsuconi, lo scorso anno, e dopo una serie di valutazioni furono prese alcune decisioni, come per esempio quella di far restare il 29 giugno un giorno di festa per i romani che celebrano i loro patroni, San Pietro e San Paolo.
La Festività rientra infatti tra quelle che sono oggetto di accordi con la Santa Sede, come, per esempio il 25 dicembre, Natale, o il 15 agosto, l'Assunzione. Per tutti gli altri patroni si è aperta invece la via del decreto.
DECRETO PER FESTE NON ACCORPABILI. Ogni Comune ha il suo e a volte, come il caso di Roma, sono anche più di uno. Per le feste patronali «rilevanti e non accorpabili» alla domenica «si porrà il problema di un decreto, ma in ogni caso riguarderà solo il territorio con un effetto minimo sul Pil», aveva spiegato lo scorso anno il ministro dell'Economia Giulio Tremonti.
Da qui i tanti dubbi su come muoversi in un terreno tanto complicato. Trasferire alla normale domenica le celebrazioni di Sant'Ambrogio che i milanesi celebrano il 7 dicembre? Oppure chiedere ai napoletani di prendere un giorno di ferie il 19 settembre per partecipare alla processione della festa di San Gennaro e assistere ai riti sulla reliquia di sangue per vedere se si scioglie?
Stesso discorso vale per il 25 aprile. Non solo è la festa della liberazione, festa laica e dunque eliminata, ma a Venezia, e anche a Latina, è San Marco, con le varie celebrazioni patronali. E così è a Catania il 5 febbraio per Sant'Agata o il 4 settembre a Viterbo per Santa Rosa. Per non parlare del nostro Babbo Natale, che in realtà è San Nicola e che a Bari, ma anche a Sassari, si festeggia il 6 dicembre. Le festività dei mille campanili d'Italia sono particolarmente sentite e nelle Finanziarie di anni e anni fa c'era la corsa all'emendamento del deputato o senatore di turno per finanziare una pro-loco o proprio una festa patronale.
UN FONDO PER LA FESTA DEI CERI. Non esente neanche l'ultima legge mancia: tra i 63 micro-interventi figurava anche un fondo per la Festa dei ceri che si fa il 15 maggio a Gubbio proprio nell'ambito delle celebrazioni per il Santo patrono, sant'Ubaldo. Ci riprova il governo Monti a razionalizzare la giungla delle festività. Di questa ipotesi si è discusso durante il preconsiglio nella mattinata del 16 luglio.
Il sottosegretario Antonio Catricalà avrebbe chiesto ai tecnici dei minsiteri di presentare un parere in modo che il provvedimento possa arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri già questo venerdì. Non si conoscono ancora i dettagli del testo.
Tuttavia, alcune settimane fa il sottosegretario Gianfranco Polillo aveva sottolineato che ridurre il numero di giorni non lavorati di una settimana avrebbe portato all'aumento del pil di un punto percentuale.

Casta, tagliate 70 auto blu

Entro il 2015 meno 7 mila agenti.

La spendig review non risparmia la Casta: via auto e autista ai 70 parlamentari scortati.
Il ministero dell'Interno ha dato un taglio ai costi della politica e nel mirino sono finiti senatori e parlamentari.
Il Viminale ha, infatti, comunicato di voler mettere a disposizione solo il personale armato addetto alla sicurezza.
A oggi i senatori scortati sono 26 e i deputati 44.
Sono 20 tra ex ministri e sottosegretari dell'ex governo di Silvio Berlusconi che godono ancora del privilegio. Fra questi l'ex titolare dell'Interno Roberto Maroni e l'ex Guardasigilli Angelino Alfano.
Il numero uno del Viminale, Anna Maria Cancellieri ha anche in programma una riduzione entro il 2015 di 7 mila agenti.
Numeri preoccupanti secondo l'Associazione funzionari perché se sommati all'attuale carenza di personale, il vuoto di organico crescerà a meno 22 mila uomini.
CI PENSANO CAMERA E SENATO. Quindi la richiesta di Cancellieri di estendere anche a Camera e Senato una circolare che prevede che auto e autista siano messi a disposizione o dall'interessato, oppure dall’amministrazione di appartenenza dello 'scortato'.
Per i parlamentari l'onere dovrebbe spettare a Montecitorio e a Palazzo Madama. Il presidente Gianfranco Fini ha fatto sapere, tuttavia, che la Camera può mettere a disposizione solo cinque auto con relativi autisti: tre solo per presidenza, una per l'antimafia e una per il Copasir.
Per gli altri 39 deputati i costi spettano al rispettivo gruppo politico di appartenenza.
E qui è sorto un problema: ci sono partiti che hanno le casse vuote. Il Viminale ha fatto sapere che se il parlamento non dovesse provvedere, il servizio di scorta continuerà a essere assicurato dal ministero dell'Interno. Sempre e comunque a spese del contribuente.
TAGLIATE GIÀ 890 VETTURE. Nei primi quattro mesi quattro mesi del 2012 l'intero parco auto delle amministrazioni pubbliche ha già registrato una riduzione netta di 890 vetture su 70.000 circa, come saldo tra 600 nuovi contratti e 1.490 cessazioni o dismissioni.

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