E’ vero: lo squallore
del capitalismo, il crescente disagio economico e sociale, ma anche il
clamoroso fallimento delle narrazioni ideologiche materialiste del Novecento,
hanno lasciato campo libero all’inusitato ritorno della narrazione mitica e
favolistica in versione post moderna. Accanto a questa basale constatazione, ve
ne sta però un’altra, antica come il mondo, a fare da contrappeso, ovverosia:
che in ogni leggenda vi è un consistente fondo di verità. Complotto. Termine
che indica un’azione volta a mutare a proprio favore in modo occulto, e quindi
tramite l’inganno, una determinata situazione, portata avanti da una o più
persone.
Il Complotto di cui
trattiamo, essendo volto a modificare in modo innaturale ed ingiusto l’intero
assetto dell’umana civiltà, non può non essere che il risultato dell’azione
simultanea di più individui, di un gruppo o più di persone (a meno di non voler
credere che, come affermano taluni, alla testa del Complotto vi sia Satana in
persona ma, in quel caso, entreremmo nel difficile ed opinabilissimo terreno
minato del credo religioso e della metafisica, sic!). Volendo altresì per ora
escludere la mai provata, e dunque, più che fantasiosa presenza degli Alieni,
non ci rimane che interrogarci ed analizzare quale può essere la natura dei
gruppi di pressione, gli scopi e le modalità d’azione che starebbero alla base
dell’eventuale complotto.
Abbiamo già avuto
modo, in un precedente articolo, di tratteggiare le origini e lo sviluppo delle
varie società segrete, con particolare riguardo alla vicenda della massoneria. Diciamo,
allora, che quella delle società segrete è una vicenda connaturata alla nascita
della civiltà umana. Nate sotto l’ombra protettrice dell’archetipo paterno del
totem, sviluppatesi come profonda linea di demarcazione tra il piano ordinario
e quello extra ordinario dell’esistenza, che permette una comprensione, e
pertanto un dominio della realtà, che non può che esser riservato a una
ristretta cerchia o, altresì, a una particolare classe di individui.
Esse inizialmente
conoscono uno sviluppo tutto interno all’ambito religioso o per lo più
filosofico, trasformandosi poi in veri e propri gruppi di pressione
politicoeconomica. Il primo esempio da annoverarsi tra questi casi è quello del
pitagorismo, la cui espressione politica verrà brutalmente liquidata assieme al
proprio fondatore, a seguito di una rivolta popolare in quel di Crotone.
Saltando da un’epoca
all’altra, il Medioevo con la vicenda dei Templari rappresenterà un altro
drammatico e significativo capitolo della storia delle società segrete. Ma il
vero salto di qualità sarà rappresentato dall’avvento dell’Era Moderna a cui
farà seguito la graduale irruzione della sfera economica, nella vita delle
varie società occidentali, la cui matrice e derivazione saranno per lo più
massoniche. Difatti, all’avvento del pensiero illuminista e razionalista (che
avvierà questa nuova fase della storia occidentale) accompagnata dalla fine del
primato ecclesiastico sulla produzione del pensiero, farà da contraltare un ritorno
dell’irrazionalismo in tutte le sue molteplici manifestazioni.
Gruppi o società di
ispirazione esoterica conosceranno pertanto un duplice destino. Da una parte,
talune di esse rimarranno legate ad una sfera attinente alla propria
ispirazione originale, quale cioè la riflessione sui simboli, la mera
produzione intellettuale o l’azione magica svincolata da scopi attinenti alla
realtà spicciola, mentre altri gruppi pur volendo a volte conservare quella
mera apparenza di occulto cenacolo sapienziale, inizieranno a perseguire scopi
e fini ben altri, legando in tal modo indissolubilmente le proprie fortune a
quelle della nascente economia capitalista.
Dagli Illuminati di
Baviera alla Trilateral, dalla Skull and Bones alla P2, dagli strani ordini
occulti rosacrociani sino ad arrivare ai gruppi senza volto degli sconosciuti
superiori, controllori dell’alta finanza mondiale, vi è tutto un fiorire di
lobby e gruppi di pressione più o meno occulti e tutti più o meno interessati
al perseguimento di un complotto, volto ad assicurarsi il progressivo dominio
sul mondo.
La domanda che a
questo punto ci dobbiamo porre è sulla natura del Complotto o dei Complotti.
Ovvero: delle destabilizzanti azioni segrete, portate avanti dai vari gruppi di
pressione di cui abbiamo sinora parlato. Va da sé che, trattandosi di una
modalità di azione occulta, quelle che verranno qui svolte, saranno solo delle
supposizioni corredate da alcune evidenze, nulla più.
Passiamo, quindi, ad
illustrare brevemente quelli che del “Complotto” rappresentano gli aspetti ed i
filoni più salienti. Il complotto “ambientale”. Guerra senza limiti è il
titolo di un libro pubblicato poco tempo fa, da Qiao Liang e Wang Xiansui, due colonnelli
dell’esercito cinese che descrivono e prefigurano il preoccupante scenario di
una predominanza globale geo strategica USA, determinata dal possesso di
dispositivi militari in grado di provocare delle profonde alterazioni
climatiche. Nel Gennaio 2003, il sito della “Pravda” ha ospitato l’articolo del
deputato ucraino Yuri
Solomatin, sulla presenza in Alaska di un impianto
scientifico-militare, in grado di produrre alterazioni climatiche, insomma una
vera e propria “arma meteorologica” che, se usata, potrebbe mettere in
ginocchio le economie di interi paesi senza il bisogno di sprecare neanche un
uomo in inutili e costose azioni belliche.HAARP sta per “High Frequency Active
Auroral Research Program” ed è un’impianto ufficialmente realizzato per lo studio
della ionosfera e della magnetosfera, una vera e propria selva di antenne ad
altissima frequenza, realizzata nel bel mezzo dell’impervia regione
dell’Alaska. Studiare la ionosfera per migliorare le telecomunicazioni, ma
anche sondare tramite le onde radio, il sottosuolo e scoprire eventuali bunker,
ponti radio nemici e quant’altro. Nel 2002 i deputati della Duma Russa, hanno
inutilmente richiesto all’ONU la messa al bando di questi esperimenti,
prefigurandone quell’ uso ben più pericoloso di cui abbiamo già parlato.
Altre fonti
attribuiscono invece, la gran quantità dei disastri ambientali verificatisi nel
Nord e nel Centro dell’Europa, allo scriteriato uso sperimentale da parte USA
di HAARP. Lo stesso terremoto in Emilia Romagna, la strana persistenza di
scosse sismiche dopo il “big one”, oltreché la natura poco sismica dell’area
oggetto del sisma, ci pongono di fronte ad inquietanti interrogativi, corredati
da strani antefatti. Ultimamente, per esempio, vari comitati locali di
cittadini avevano protestato invano contro i trivellamenti indiscriminati
operati per ricercare gas ed idrocarburi, in contiguità delle sottostanti
faglie geologiche, segnalando la concreta pericolosità di tali operazioni.
Stessa considerazione, vale per quanto attiene al disastro seguito al terribile
evento sismico con epicentro nella sfortunata regione della centrale nucleare
di Fukushima, disinvoltamente gestita da una società privata israeliana (sic!).
Pure illazioni? Una
cosa è certa: lo sviluppo e l’uso della tecnologia da troppo tempo oramai, non
seguono più un fine meramente conoscitivo, a disposizione e beneficio del
genere umano, bensì un fine prettamente utilitaristico, al servizio di un
ridotto numero di beneficiari, generalmente identificabili nei “padroni del
vapore” dell’economia e della finanza. Oggi, per esempio, si va tanto parlando
di degrado dell’ecosistema, paventando soluzioni di cui si vorrebbe
sottolineare la carica innovativa, dimentichi del fatto che, se si volesse, di
soluzioni alternative se ne sarebbero presentate sin dagli inizi della vicenda
del grandioso sviluppo tecnologico occidentale. Volete un esempio? Già agli
inizi del Novecento, si era posta al mondo occidentale l’alternativa tra l’uso
del motore a scoppio alimentato da idrocarburi e quello unicamente alimentato
dall’ energia elettrica. Se la successiva scelta ricadde sul primo, fu in gran
parte per alimentare l’immenso mercato degli idrocarburi, dei cui giacimenti,
allora, iniziava il serio sfruttamento da parte delle compagnie britanniche e
nord americane. Una scelta che, sebbene dettata da mere motivazioni economiche,
condizionò in modo dirompente la vita e lo sviluppo di un’intera civiltà.
In termini temporali
più recenti, tornando indietro solo di qualche anno, un geniale ed improvvisato
ricercatore veneto mostrò alle telecamere la sua trovata, consistente in un
marchingegno in grado di trasformare lo smog in carta. Meno eclatanti ma
sicuramente dalla maggior applicazione nel concreto, i biocombustibili, i
motori ad idrogeno, oppure l’applicazione della tecnologia dei micro conduttori
alla erogazione e distribuzione energetica ad alto risparmio, questo senza
voler considerare l’energia solare o, in dirittura d’arrivo, la fusione fredda
o la già ventilata, ma mai considerata idea, di voler trarre energia elettrica
dall’immenso serbatoio oceanico.
Il tutto poi, senza
voler privilegiare alcuno dei succitati sistemi, potrebbe avere come esito la
creazione di un sistema di interazioni tecnologiche, in cui un sistema si
alimenta o fruisce della tecnologia dell’altro. Esiste poi tutta una
letteratura sulle scoperte scientifiche in anticipo sui tempi di nascita
ufficiali.
L’automobile,
l’aeroplano, il carro armato, il sommergibile ed altri prodotti dell’umano
ingegno, avrebbero conosciuto nei secoli passati antesignani, prototipi,
progetti e chissà quant’altro. Ancor più strano poi, il destino di certi filoni
dell’indagine scientifica che, inizialmente accolti dai più rosei auspici,
finiscono invece nel binario morto di un sospetto dimenticatoio.
Il caso delle
esplorazioni spaziali è, in questo, esemplificativo. Dalla metà degli anni
Sessanta del secolo passato, all’esatto indomani del primo allunaggio, sembrò
spalancarsi per l’intera umanità un’era di viaggi, esplorazioni e
colonizzazione per quel che atteneva, quanto meno, il sistema solare, con tutti
i suoi annessi in termini di nuovi spazi di sfruttamento di materie prime,
stravolgenti innovazioni tecnologiche e via dicendo. D’improvviso, invece,
sull’intera epopea spaziale calò il silenzio. Mancanza di fondi, o
qualcos’altro? Una specie di oscura ratio, di precognizione, sembra dominare
l’inconscio collettivo, dunque.
Scoperte, novità
scientifiche, intuizioni, sembrano essere in gestazione con largo anticipo sui
tempi di scoperta ufficiale, lasciandoci con una serie di inquietanti
interrogativi senza una valida risposta. Se è pur vero che esistono tecnologie
in grado di salvare l’ecosistema, o di curare malattie ad oggi ufficialmente
incurabili (vedi la vicenda Di Bella con il cancro, sic!), grazie ad un uso
“altro” della scienza che potrebbe imprimere una diversa direzione allo
sviluppo globale; se tutto questo si può fare – dicevo – qual è allora la
ragione che impedisce la realizzazione?
Qualcuno già azzarda
l’ipotesi di nuove ed inedite vie di comunicazione per i trasporti marittimi,
nel caso che la calotta polare artica dovesse sciogliersi, grazie all’effetto
potenziato del riscaldamento globale su quella parte dell’emisfero. Un mondo
sempre più povero potrebbe ancor più dipendere dai ricatti dell’economia
finanziaria. Ricatto economico, usura, sfruttamento sfrenato in cambio di cibo,
aria pulita e magari quel pizzico di salute in più che non guasta mai… Pochi
ricchi e molti, troppi poveri, omologati sotto l’unico asfissiante ed
onnipresente marchio del liberal-liberismo globale: ecco dunque disvelarsi
l’anima del complotto…
Ma il complotto non
si esplicita solamente nel disastro ambientale, ma in altre cento, mille,
differenti modalità e situazioni. Si va dai complotti politici nazionali ed
internazionali degli ultimi decenni ad altri più inquietanti ed intricati, che
una volta forse potevano far sorridere ed oggi invece lo fanno molto meno. La
magia usata per procurarsi potere sulle persone e sulle cose, a detta di
certuni, per ottenere un effetto potenziato necessiterebbe di sacrifici umani
e/o di riti di natura sessuale aventi per oggetto minori indifesi, meglio se di
sesso maschile o, in subordine, l’uso di feticci consistenti in umori e liquidi
sessuali o parti anatomiche dello stesso tipo.
E non è una novità
che certe disgustose pratiche omicide siano state una consuetudine presso
taluni popoli semiti come i Fenici, che suolevano ardere vivi bambini al
cospetto degli altari del dio Baal e di Moloch in quel di Cartagine. Come, al
pari, sembra che talune comunità ebraiche stanziali nell’Europa dell’Est, a
detta di quanto scritto da Ariel
Toaff (figlio dell’ex rabbino di Roma Elio Toaff), abbiano
praticato infanticidi rituali e quant’altro, forse proprio in virtù di
un’impostazione cultuale di determinati gruppi etnici del Vicino Oriente.
Questa potrebbe
essere una delle ragioni in grado di spiegare i tanti misteriosi ed infami
ratti di minori o di omicidi seriali apparentemente inspiegabili, quali quelli
del mostro di Firenze, oppure quello della povera Melania Rea, a detta del
magistrato Paolo Ferraro, vittima di un omicidio ordito da una setta
massonico-militare interna alle Forze Armate.
In questo caso si
paventa addirittura lo scenario di sette che, a pieno servizio della NATO,
adopererebbero tecniche di condizionamento mentale estremo, attraverso pratiche
di natura sessuale, miranti al totale stravolgimento e condizionamento della
psiche dell’adepto. Un caso sinistro che ci porta ad interrogarci sulla mai
indagata vicenda del criminale macellaio norvegese Brejvik e sul genere
di aiuti di cui costui potrebbe aver fruito e sulla natura dei condizionamenti
che potrebbero aver fatto di un essere umano, una spaventosa macchina di morte.
Tutte bugie?
Mitomanie New Age? Fantasie della tarda modernità? A questo punto, sic
stantibus rebus, non ce la sentiamo di provare più alcuna certezza. Un fatto è
però certo. I vari gruppi che portano avanti il progetto mondialista, in
qualunque veste agiscano (logge, club, ordini, lobby e, chi più ne ha più ne
metta…) pur di arrivare ai propri scopi, sarebbero capaci di tutto, senza
andare tanto per il sottile. Inquinare, uccidere, stuprare, usando, magari,
chissà quali forme di arcana conoscenza per arrivare a modificare e rivoltare
la realtà per il proprio personale tornaconto, non lasciando nulla di
intentato. Senza dimenticare che, molto spesso, nella lunga vicenda umana, le
peggiori fantasie non hanno saputo eguagliare le più terribili realtà.
Umberto
Bianchi
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