Pensare Globale e Agire Locale

PENSARE GLOBALE E AGIRE LOCALE


lunedì 16 luglio 2012

ITALIA – PD rassegnatevi: non siete di sinistra.

Diciamocelo, con buona pace di chi insiste a rivendicare la possibilità di chiamarsi come meglio crede a dispetto di quello che dice e di quello che fa: una forza politica che nel 2012 non ha il coraggio non dico di pronunciarsi in modo inequivocabile, ma perfino di votare un documento sui matrimoni tra omosessuali, non è progressista.
Quindi, per favore, basta fregnacce: il PD è liberissimo di andare dove gli pare, ci mancherebbe altro, ma ormai è evidente che si tratta a tutti gli effetti di un partito di centro che con la sinistra ha poco e nulla a che spartire.

Ora, il punto è che non essere di sinistra non è un crimine efferato, purché si abbia la decenza di ammetterlo: in primo luogo a se stessi. Sapete cosa? State rifacendo la DC. Cioè siete sostanzialmente democristiani. La cosa non vi piace? Vi disturba? Vi fa star male con voi stessi? Be’, vedete di farci pace: perché di fatto siete quella roba là, e non quello che sostenete di essere. Era più gratificante sentirsi di sinistra? Lo capisco. Anche sentirmi il più forte centravanti d’Italia, quando avevo sei anni, era molto appagante: poi sono cresciuto, ho capito che in realtà ero una pippa e dopo essermene dispiaciuto me ne sono fatto una ragione. Ora, malgrado quel trauma, conduco una vita normale.

Coraggio. Se guardate in faccia la realtà potete farcela anche voi

Alessandro Capriccioli

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