Pensare Globale e Agire Locale

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giovedì 19 luglio 2012

ITALIA - Tasse al 55%, è record

Confcommercio, il peso apparente del Fisco al 45%
Giovedì, 19 Luglio 2012 - Più della metà di quanto guadagniamo va nelle casse del Fisco.
È l'amara verità certificata il 19 luglio da Confcommercio, secondo cui nel 2012 la pressione fiscale effettiva o legale in Italia, cioè quella che mediamente è sopportata da un euro di prodotto legalmente e totalmente dichiarato, è stata pari al 55%. La pressione fiscale apparente invece è al 45,2%.
Il dato è arrivato meno di 24 ore dopo l’allarme del Fondo monetario internazionale  che ha consigliato vivamente all'Italia di «tagliare la spesa per diminuire le tasse e distribuire in maniera migliore il peso della correzione dei conti» oltre che «aiutare la crescita».
SOMMERSO PARI AL 17,5%. I dati dell'uficio studi di Confcommercio parlano chiaro. E precisano che si tratta di un record mondiale.
Un traguardo di cui non andare certo fieri.
Altra nota dolente è arrivata dal sommerso che in Italia sarebbe pari al 17,5% del Pil.
I dati si riferiscono al 2008 e posizionano l'Italia al primo posto nel mondo davanti a Messico (12,1%) e Spagna (11,2%). La tendenza però è moderatamente in riduzione.
EVASI 154 MILIARDI. L'imposta evasa ammonterebbe a circa 154 miliardi di euro, cioè il 55% di 280 miliardi di imponibile evaso.
Negli ultimi anni il sommerso economico italiano si è progressivamente ridotto dal picco del 19,7% toccato nel 2001. Ma comunque per il 2008 l'Italia presenta un tasso di sommerso più del doppio rispetto al Regno Unito (8,1%), tra cinque e sei volte il tasso di sommerso francese (3,9%), otto volte quello del Canada (2,2%).
Confcommercio ha osservato che «certamente il livello delle pretese fiscali della pubblica amministrazione è un incentivo a non partecipare correttamente al sistema produttivo o a rifugiarsi completamente nel sommerso».

«Record mondiale assoluto»

Il valore della pressione fiscale effettiva, ha precisato Confcommercio nel rapporto «Una nota sulle determinanti dell'economia sommersa», non solo è il più elevato della nostra storia economica recente, ma «costituisce un record mondiale assoluto».
L'Italia si posiziona infatti al top della classifica davanti a Danimarca (48,6%), Francia (48,2%)e Svezia (48%). Fanalino di coda Australia (26,2%) e Messico (20,6%).
Inoltre «è difficile che in un futuro prossimo saremo scavalcati» dagli altri Paesi, ha detto il direttore dell'Ufficio studi di Confcommercio Mariano Bella, spiegando che gli altri Paesi alle spalle dell'Italia stanno riducendo la pressione fiscale e «hanno un sommerso economico molto ridotto rispetto a noi».
AI VERTICI DELLA PRESSIONE APPARENTE. L'Italia si classifica ai vertici della classifica internazionale anche per la pressione fiscale apparente, quella data dal rapporto tra gettito e Pil: con il suo 45,2% il nostro Paese è al quinto posto su 35 Stati considerati, dietro a Danimarca (47,4%), Francia (46,3%), Svezia e Belgio (entrambi 45,8%).
PRELIEVO ITALIANO +3,4% DAL 2000. Tra il 2000 e il 2012, mentre la pressione apparente media è scesa di nove decimi nell'area euro e di un punto nell'Ue 27, l'Italia è tra gli unici Paesi europei 'grandi' ad aver innalzato il prelievo: +3,4 punti percentuali, insieme al Portogallo (+3 punti) e Francia (+0,4 punti). E anche nel mondo, dove prevale la tendenza alla riduzione, l'Italia guida la classifica, seguita dal Giappone (+2,9 punti).

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