Pensare Globale e Agire Locale

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venerdì 13 luglio 2012

ITALIA: Roma e UE contro Moody's

Pdl-Pd-Udc furiosi. L'Ue ci difende.
Altro che larghe intese politiche.
È bastato un declassamento indigesto per mettere (quasi) tutti d'accordo: la maggioranza trasversale Abc (o forse bisognerà cominciare a chiamarla Bbc...) si è schierata compatta all'attacco di Moody's, che si è permessa di tagliare il rating dei titoli di Stato di due livelli.

MONTI OTTIMISTA. Una «disgrazia» per il premier Mario Monti, che comunque ha incassato l'andamento positivo dell'asta dei titoli di Stato e ribadito che “ l’Italia è virtuosa, ma viene punita”  

Anche il Vecchio Continente ha fatto scudo intorno all'Italia, mentre Piazza Affari ha tenuto bene il colpo e lo spread si è asestato a 479 punti dopo aver toccato addirittura quota 485.
TRANI INCHIODA L'AGENZIA. Guarda caso, anche la giustizia ha messo in cattiva luce l'agenzia, con la chiusura delle indagini della procura di Trani” la chiusura delle indagini della procura di Trani: secondo il pm Ruggiero gli analisti di Moody's «fornivano intenzionalmente ai mercati informazioni tendenziose , distorte e come tali falsateb informazioni tendenziose, distorte (e come tali falsate)».
POLITICA FURIOSA. Al Popolo della libertà l'ingerenza americana non è andata giù: «Un brutto risveglio che testimonia la presenza di una situazione europea non ancora ricondotta all'equilibrio. È evidente che quello che non funziona è in Europa e non in Italia», ha detto il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto.
«GIUDIZIO IMPROPRIO». Il collega di partito Gaetano Quagliariello ha parlato di «giudizio improprio. Un'agenzia di rinformazioni tendenziose, distorte (e come taliating deve restare su giudizi economici e nono sconfinare a giudizi politici, soprattutto se riferiti a fasi post elettorali non ancora aperte».
BOCCIA (PD): «ASSURDO». Se possibile, il parere dei democratici è stato ancora più duro: «Ma come si fa a declassare titoli di Stato il giorno dopo le valutazioni positive della Bce e dopo aver avuto, di fatto, la certezza di una soluzione europea sulle differenze dei costi tra Paesi membri Ue sul debito oneroso? Pensiamo di restare con le mani in mano sul ruolo dei mercati finanziari anche dopo questo declassamento?», è stato il duro commento del coordinatore delle commissioni economiche del gruppo Pd della Camera, Francesco Boccia.
«Assurdo, si tratta di un'agenzia di rating con tutt'ora un evidente conflitto di interessi irrisolto tra la sua funzione di valutatore indipendente e la natura dei suoi azionisti».
FASSINA: «NON È STATO BOCCIATO MONTI». Per il democratico Pier Paolo Baretta servono «agenzie di rating realmente indipendenti», mentre il responsabile economia del Pd Stefano Fassina ha dichiarato che «non è una bocciatura del governo Monti, ma una bocciatura della linea di politica economica imposta all'area euro dai conservatori tedeschi».

Passera: «Giudizio ingiustificato e fuorviante»


Fuori dai confini italiani, l'Europa ha difeso il nostro Paese ingiustamente finito nel mirine aecondo  ha elogiato il lavoro di Monti: «Ha fatto riforme con coraggio e forza e ha il sostegno del governo tedesco».
«SCELTA DISCUTIBILE». L'Unione europea sta dalla parte di Roma. Secondo Oil Rehn la decisione è “inappropriata e discutibile per la coincidenza con l'«importante» asta dei titoli di Stato.
Anche perché l'azione dell'esecutivo del Professore è «impressionante, se non senza precedenti».
Nessun commento invece sull'«incertezza politica» italiana individuata dall'agenzia di rating.
Ma la portavoce del presidente Barroso ha comunque sottolineato che, per tutti i Paesi dell'Eurozona, è «importante far durare le riforme».

Banche e imprese: «Irresponsabile, l'Italia è solida»


Ribellione anche da parte delle associazioni imprenditoriali - Abi, Ania, Alleanza delle Cooperative Italiane, Confindustria e Rete Imprese Italia: «Il nostro Paese è solido, l'Italia è la sesta economia ad alto reddito del mondo. La sua capacità di generare prodotto è basata sul robusto contributo del secondo settore manifatturiero d'Europa, che ha subito forti contraccolpi dalla recessione ma che rimane vitale e in profonda trasformazione».
Insomma il taglio di Moody's è «irresponsabile» e «destabilizzante».
«SFORZO CON POCHI EGUALI». Nel comunicato, le associazioni hanno sottolineato che «lo sforzo che gli italiani stanno compiendo nel risanamento dei conti pubblici ha pochi eguali tra i Paesi avanzati. In Italia non si sono registrate bolle speculative, pur nella modesta crescita che abbiamo realizzato. Il debito aggregato è basso. Il deficit pubblico sotto controllo, con un saldo primario positivo e crescente nel tempo. Le famiglie italiane sono poco indebitate e detengono uno stock di ricchezza finanziaria tra i più elevati rispetto al Pil. Possiamo contare su di una riforma delle pensioni che non ha uguali in Europa».
«SOLO MERE PROFEZIE». «Questi elementi», hanno lamentato le associazioni, «passano in secondo piano nelle valutazioni di Moody's a fronte di un ipotetico incremento del rischio di contagio. È oramai evidente che i giudizi espressi non appaiono equi e assomigliano a mere profezie la cui capacità di avverarsi dipende però dalla profezia stessa».

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