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mercoledì 19 settembre 2012

USA - Romney: «Sfruttai il lavoro minorile cinese»

Il candidato non si scusa dei suoi scivoloni e anzi peggiora le cose.
Mercoledì, 19 Settembre 2012 – Dopo il clamore suscitato dal video in cui ha affermato di non essere interessato alo voto del 47% degli americani poveri e vittimisti che non pagano le tasse, il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti Mitt Romney è finito nel mirino degli avversari democratici e dei loro commentatori; ma anche sotto l'attacco di influenti penne vicine al Grand Ole Party.
L'editorialista piuttosto conservatore del New York Times, David Brooks, ha definito Mitt «un incompetente, che non conosce l'America» e si lascia andare a «commenti da Country Club»; mentre Bill Kristal, del destrorso Weekly Standard ha parlato di espressioni «arroganti e stupide».
NESSUN PENTIMENTO NONOSTANTE LE CRITICHE. Nonostante l'immancabile polverone Mitt Romney non ha ritenuto fosse il caso di chieder scusa alla nazione, o quanto meno di chiarire le sue posizioni, neppure nel corso di un'intervista rilasciata il 18 settembre a Fox News.
«I democratici credono che bisogna prendere da alcuni per dare ad altri, mentre io non sono d'accordo», ha affermato, sostenendo invece che Obama «crede nella redistribuzione della ricchezza», laddove il Gop avrebbe fra i suoi cardini libertà individuale e libero mercato.
«PER BAIN LAVORAI CON SFRUTTATORI CINESI». La settimana nera dell'oppositore di Barack si è però andata impreziosendo di altre perle talora passate sottotraccia. Non solo quella sul popolo palestinese reo a suo dire di non volere la pace e, senza mezzi termini, di puntare «alla distruzione di Israele». Ma anche la rivelazione di avere fatto affari, ai tempi di Bain Capital, con industrie cinesi che sfruttavano il lavoro minorile.
Per l'America liberal è chiaro che le cadute di questi giorni abbiano mostrato chi sia «il vero Mitt Romney»; e il blog di area democratica Daily Kos ha osservato tagliente: «Ora abbiamo capito perché non ha parlato dei soldati alla Convention di Tampa. È perché li considera dei parassiti».

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