Pensare Globale e Agire Locale

PENSARE GLOBALE E AGIRE LOCALE


giovedì 27 settembre 2012

ITALIA - Officina Pd, il boss Bersani e il tecnico Renzi (s)ragionano sulle adozioni gay

Il segretario dei democratici e il sindaco di Firenze esprimono le loro riserve sulla visione di Pisapia in materia di famiglie alternative.

L'apertura di Pisapia alle adozione per le coppie omosessuali ha suscitato un terremoto nella carrozzeria Pd. Rottamatori e rottamandi, sorpresi dalle parole del sindaco di Milano, devono avere ben pensato di mostrare il loro vero volto: che non sembra proprio quello di un partito di sinistra, attento ai diritti civili come dovrebbero essere i partiti di sinistra. Anche quando, come Pisapia, si dichiara di parlare «a titolo personale»: ovvio e anche un po' superfluo nel caso in questione, visto che le adozioni non sono certo di competenza dei sindaci.
Renzi, il nuovo che avanza, intervenuto a Porta a Porta ha chiarito la sua posizione in materia di famiglie alternative: ok ad un generale riconoscimento dei fantomatici «diritti alle coppie gay», ma «sulle adozioni ho molti dubbi». L'adozione, caro sindaco, non rientra forse tra i «diritti» di cui sopra? Forse. Perché tanto per confondere le acque il rottamatore del Pd ha aggiunto che «semmai bisogna fare una riforma delle leggi sulle adozioni». Se dovesse riparare le auto come espone le proprie idee, i petrolieri arabi sarebbero sul lastrico già da tempo.

Stesso tono il vecchio che rimane, Bersani, che sfodera opinioni da perfetto cattocomunista. Secondo il pilota del Pd, infatti, la questione è delicata e «non può essere sbrogliata in un paio di battute». Atteggiandosi a maestrina dalla penna rossa Bersani fa notare che ci sono «molti bambini e ragazzi che vivono con coppie gay. C'è una situazione di fatto che non ha nessun elemento di attenzione», ha spiegato il boss. «Bisogna vedere prima di tutto le condizioni, vedere come sono messe le cose sul piano giuridico e come sono messe nella vita reale dei percorsi scolastici». Un genitore omosessuale, insomma, non sarà mai un genitore come tutti gli altri. Porterà i bimbi a fare tardi la sera in discoteca e nelle dark room e la mattina, invece di andare a scuola, i pargoli dei gay si faranno belli nelle saune. «Siamo di fronte a un tema delicato», ha concluso Bersani, «su cui ci vuole grande attenzione e cautela». Giusto: la stessa che ci vuole per le famiglie tradizionali, che da un po' di tempo a questa parte balzano agli onori della cronaca non certo per quanto sono unite e felici.
Insomma fumata nera dall'esausto motore Pd. Sia chiaro, nessuno rimpiange Silvio, il presidente operaio: ma se i meccanici del post berlusconismo sono questi, sarebbe ora che l'officina cambiasse gestione.

Belinda Malaspina

Nessun commento:

Posta un commento