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giovedì 27 settembre 2012

GERMANIA - Berlino, il tramonto di Kohl

La Germania scarica l'ex cancelliere malato.

di Barbara Ciolli

Giovedì, 27 Settembre 2012 - È l'eterno scartato del Premio Nobel per la Pace e, a 30 anni dall'ascesa al cancellierato, non è riuscito neanche a farsi eleggere il cancelliere più amato dai tedeschi.
In Germania, il capo del governo rimasto più nel cuore non è il padre della riunificazione Helmut Kohl, ma l'architetto della pacificazione: Helmut Schmidt.
Tuttavia per le celebrazioni del suo ingresso, nell'ottobre del 1982, alla guida dell'allora Repubblica federale, Kohl è riapparso in pubblico: il Bundestag e i cristiano-democratici della Cdu lo hanno onorato, libri e convegni sono stati presentati in suo omaggio e tra i politici molte braccia calorose sono tornate a stringersi attorno a lui.
BOCCIATO DAI TEDESCHI. Eppure il popolo che dal 2005 vota la sua ex pupilla Angela Merkel non lo perdona. Probabilmente per la macchia lasciata dallo scandalo sui fondi illeciti al partito che, alla fine degli Anni 90, minò l'eredità politica del principale artefice della caduta del Muro.
Se, infatti, nei sondaggi Merkel è ancora considerata il cancelliere che i tedeschi vorrebbero avere dopo le elezioni del 29 settembre 2013 - con 21 punti percentuali di vantaggio sullo sfidante socialdemocratico (Spd) Frank Walter Steinmeier nella classifica dell'istituto di ricerca Forsa - Kohl è addirittura precipitato al terzo posto, con il 18% delle preferenze, tra i cancellieri più grandi della Bundesrepublik.

Il cancelliere segnato dai lutti e usato dalla giovane moglie


Prima di Kohl, dopo il 94enne e padre nobile della socialdemocrazia tedesca Schmidt (29%), al secondo posto si è piazzato anche il fondatore della Cdu Konrad Adenauer (22%), compagno di partito di Kohl.
Colpa di tanta disaffezione, ha scritto Der Spiegel che all'Altkanzler (vecchio cancelliere) reietto ha dedicato l'ultima copertina, non è solo dovuta agli affaire sui proventi della vendita di carri armati all'Arabia Saudita e sulle tangenti incassate dalla Cdu, che di certo infangarono le indubbie vittorie politiche dello statista.
SCARICATO E ISOLATO. Nel lungo ritratto confezionato dal settimanale tedesco, Kohl viene descritto come un gigante del 900, ormai scaricato dai cittadini, segnato dalla malattia invalidante che gli ha tolto anche la facoltà di parola e dal grave lutto famigliare della prima moglie Hannelore - suicida nel 2001, sfiancata anche lei da una grave malattia - infine isolato dalla seconda moglie, la 48enne Maike Richter, e da parenti privi di scrupoli.
UN DECLINO DA EROE. A detta dei retroscena del magazine, a 82 anni il cancelliere che ha scritto pagine decisive della storia del secolo breve, è accerchiato da nemici che lo usano e si troverebbe in una condizione di reclusione e di perdita quasi completa di autonomia.
Una vicenda personale tragica, che, nonostante gli errori compiuti, nella caduta dovrebbe rendere Kohl quasi un eroe. Invece il destino sembra accanirsi senza sosta sull'Altkanzler in disgrazia.

La lotta contro Merkel e la coltellata del biografo


A settembre, il settimanale Focus lo ha additato come possibile «colpevole della crisi dell'euro», intervistando lo storico Hans Peter Schwarz, autore di una nuova biografia critica sul successore di Schmidt e convinto delle responsabilità di Kohl nel fallimento della moneta unica.
Cancelliere dal 1982 al 1998, Kohl rischia poi di essere messo a nudo anche dal suo ex ghostwriter Heribert Schwan, che, in occasione del 30ennale, ha promesso nuove, scottanti rivelazioni sui segreti politici del vecchio cancelliere.
I SEGRETI POLITICI. In un'intervista allo Spiegel, concessa a margine del lungo ritratto sull'«imprigionato», il documentarista, autore nonché biografo di casa Kohl - è del 2011 il libro di Schwan sulla moglie Hannelore - ha annunciato di voler scrivere un volume con i retroscena degli otto anni trascorsi gomito a gomito con l'ex cancelliere. «Possiedo un tesoro unico, conosco tutte le sue debolezze. Il 10% di questo materiale è finito nelle memorie, ma il 90% è ancora inedito», ha dichiarato Schwan, che in passato ha avuto accesso a 13 faldoni di documenti raccolti dalla Stasi su Kohl.
L'uscita del libro è annunciata per il 2020, anno ideale «per una nuova biografia in occasione del suo 90esimo compleanno».
LE BATTAGLIE DI KOHL. Per leggerla, i tedeschi dovranno quindi attendere un bel po'. E il vecchio cancelliere, che grazie a un ricorso finora è riuscito a impedire che i documenti diventassero pubblici, dovrà rassegnarsi a un'altra lunga battaglia.
La determinazione non gli manca. Dopo una rovinosa caduta nel 2008, Kohl combatte quotidianamente con i traumi debilitanti al cervello, che hanno compromesso la sua autonomia.
Ma non lo hanno fatto smettere di combattere contro la politica della cancelliera, sua allieva e poi (anch'essa) sua traditrice. «Angela sta rovinando la mia Europa», «la sua Germania non possiede più una bussola», ha chiosato l'Altkanzler nelle ultime interviste di fuoco.

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