Pensare Globale e Agire Locale

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sabato 8 settembre 2012

ITALIA - Lavoro, in Italia 4,4 mln «in sofferenza»

Cgil: sono scoraggiati e cassaintegrati

Sabato, 08 Settembre 2012 - In Italia ben 4,4 milioni di persone si trovano in una situazione di sofferenza occupazionale.
Lo ha sostenuto la Cgil, spiegando che nel secondo trimestre dell'anno ai 2,7 milioni di disoccupati censiti dall'Istat vanno aggiunti 1 milione e 687 mila persone tra 'scoraggiati' (coloro che non cercano lavoro poiché pensano di non trovarlo) e cassaintegrati.
Un dato drammatico se si pensa che nello stesso periodo del 2007, quindi nel periodo pre-crisi, si trovavano nell'area del disagio occupazionale 2 milioni e 475 mila persone.
DAL 2007 AUMENTO DEL 77%. L'aumento negli ultimi cinque anni, quindi, è stato del 77%. Il dato è emerso da uno studio dell'Ires che sottolinea come nel nostro Paese l'inattività sia un fenomeno molto più diffuso rispetto al resto dell'Europa.
Dentro quest'area, si legge nella ricerca, «si trova una parte rilevante di esclusi dal mondo del lavoro non formalmente riconosciuti come disoccupati. Sarebbe altrimenti inspiegabile un tasso di disoccupazione nella media e un tasso di occupazione molto più basso di quello europeo».
CRITICHE AL GOVERNO. Le motivazioni dell'inattività sono molteplici, hanno spiegato Raffaele Minelli, presidente dell'Ires, e Fulvio Fammoni, presidente della Fondazione Di Vittorio, «ma la forza lavoro potenziale rilevabile al suo interno è appunto di oltre 3 milioni di persone».
I due hanno sottolineato infine che il lavoro «è il principale fattore non affrontato dal governo per uscire dalla crisi».
FILOSOFI, NIENTE POSTO FISSO. A tutto ciò si aggiungono i dati emersi dal sistema Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro, secondo cui il posto fisso è un obiettivo difficile per molti giovani, ma soprattutto per i laureati in storia e filosofia.
Le aziende prevedono infatti di assumere nel 2012 appena 1.090 laureati nell'indirizzo letterario, filosofico e artistico facendo a solo il 17,8% di loro un contratto a tempo indeterminato. Per i laureati dei corsi di ingegneria, invece, si attendono 15 mila assunzioni, il 60% almeno stabile.
CROLLO DELLE ASSUNZIONI: -31,5%. Sempre secondo i dati di Unioncamere, nel 2012 le assunzioni non stagionali delle imprese italiane dovrebbero essere 407 mila, in forte calo rispetto alle 595 mila programmate nel 2011. Il crollo è del -31,5%.
L'aspetto positivo è che il 14,5% del totale delle assunzioni sarà rivolto a laureati, due punti percentuali in più rispetto al 2011.

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