Pensare Globale e Agire Locale

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mercoledì 12 settembre 2012

ITALIA - La rivincita degli anti-Grillo

Arriva il contro-movimento Revolution.

Per Beppe Grillo il nemico viene dall’interno. Ha un nome preciso: movimento Revolution. E guarda caso, è stato proprio il comico genovese a sdoganarlo e a dargli visibilità. Galeotto è stato un post sul suo blog, il 3 settembre scorso, dal titolo «Spaccati sarete voi» in cui il comico ligure negava l’esistenza di tale iniziativa.
«Grillo parlando di noi ci ha fatto solo un favore e noi lo ringraziamo», dice sorridendo a Lettera43.it il responsabile palermitano Francesco Vicari. «Adesso, infatti, tutti ci cercano e cominciano a conoscerci».
IL SITO E IL GRUPPO FACEBOOK. In realtà, il movimento, o forse sarebbe meglio definirlo il contro-movimento, che raccoglie tanti fuoriusciti dal M5s, non solo esiste ma ha già un suo sito e un gruppo Facebook, a quota 1.500 membri. Oltre alla pagina «Vaffanculo Beppe Grillo» che conta 3.374 aderenti.
RIUNIONI VIA SKYPE. Forti di quattro responsabili per regione, i post-grillini hanno scelto di utilizzare Skype per le loro riunioni «rigorosamente aperte», come racconta Vicari. «Non solo, ma stiamo utilizzando la piattaforma mumble grazie al partito dei pirati italiani che ci sta ospitando», aggiunge. «Dopo la riunione pubblica che abbiamo tenuto il 10 settembre in Rete, per esempio, il contatore interno del nostro sito ha calcolato oltre 6 mila visite».

Dalle purghe via lettera legale a quelle via blog


Vicari, un programmatore informatico di 36 anni è un ex grillino. Uno di quegli esponenti del M5s che un mese e mezzo fa è stato sbattuto fuori dal comico. Tra gli animatori del movimento Revolution ci sono, infatti, molti epurati dalla Base. Anzi, dal blogger in persona.
«Anche se noi», tiene a precisare Vicari, «non abbiamo preclusioni nei confronti di nessuno. Che siano grillini, esponenti di destra o di sinistra. Ciò che conta sono le idee e non il partito di appartenenza».
LA NASCITA NEL 2009. Gli anti-Grillo hanno mosso i primi passi nel 2009. «Ma abbiamo voluto consapevolmente rimanere nell’ombra», spiega il fondatore del contro-movimento, Gaetano Vilnò, «per poterci organizzare e strutturare».
Pure Vilnò, 38enne di origine parmense, rientra «nel lungo elenco delle persone cacciate da Beppe Grillo» perché tacciato di essere un infiltrato di destra. «Nel 2009, con una lettera dello studio legale Squassi», racconta, «sono stato messo alla porta. E come me centinaia hanno ricevuto comunicazioni simili dagli avvocati ingaggiati da Grillo. Oggi è cambiata solo la strategia e il comico epura la gente direttamente dal suo blog. Evidentemente», ironizza, «ha capito che lo studio legale è troppo dispendioso».
LA RETE DI CONTATTI. I contro-grillini stanno cominciando a stringere contatti. A breve, rivelano, incontreranno Valentino Tavolazzi, il consigliere comunale ferrarese espulso dal M5s. Vilnò oltre non si sbilancia. Lascia solo intendere l'interesse dei post-grillini per Sonia Alfano e pure per il sindaco di Firenze Matteo Renzi. «Abbiamo sentito la sua responsabile pubbliche relazioni», taglia corto il numero uno del contro-movimento, «ma ancora non abbiamo avuto riscontri. Ora ci sono le primarie. Ne riparleremo in seguito».

L'obiettivo è arrivare alle Politiche


Forti, a sentirli, di una «grande considerazione in Italia, ma soprattutto in Europa», il loro obiettivo è candidarsi alle Politiche. «La parola d’ordine è la massima trasparenza», spiega Vicari, «non quella apparente del M5s. E, soprattutto, collaborazione partecipativa sul network. Le nostre riunioni sono tutte aperte. Niente porte chiuse come accade tra i grillini».
LA DEMOCRAZIA DAL BASSO. La democrazia dal basso è, appunto, il terreno sul quale il contro-movimento sfiderà il M5s. «Ma la nostra apertura al dialogo è autentica. Il tempo ci sta dando ragione, come dimostra losfogo di Favia», sottolinea Vilnò. «Non a caso sono tantissimi gli esponenti 5 stelle che ci stanno contattando». Nomi, naturalmente non ne fa: «Non posso, altrimenti il movimento di Grillo si svuota…».
LOTTA ALL'ULTIMO SOFTWARE. Insomma, la partita è aperta e Revolution è pronto a sfidare il tandem Grillo-Casaleggio: «Una Cinquecento contro la nostra Ferrari», azzarda Vilnò. Più ironico Vicari: «Noi non siamo contro Grillo e come potremmo? Nasciamo da lui».
«Siamo più avanti», rincara la dose Vicari, «e quando applicheremo il software liquid, che Grillo conosce ma si guarda bene dall’utilizzare per non perdere il controllo decisionale, gli daremo una lezione di autentica democrazia orizzontale».
Sul fronte organizzativo, «a regime faremo una video riunione al mese», annuncia il responsabile siciliano, «su quello politico stiamo elaborando le nostre proposte».
IN SINTONIA CON I PIRATI. La piattaforma programmatica dei post-grillini, comunque, è in sintonia col partito dei pirati. Nel dettaglio i contenuti in vista del 2013 sono ancora in fase di elaborazione, ma i capisaldi saranno «indipendenza dall’euro e dall’Europa, indipendenza delle regioni, l'azzeramento dei poteri forti a cominciare da quello delle banche e stop alla privatizzazione dei beni comuni».
Vilnò è ottimista. «Quello di oggi è l’ultimo giorno in cui rispondiamo a i media», dice. Prima di annunciare l'arrivo di «una bomba mediatica che scardinerà i vecchi equilibri politici». Cosa bolle in pentola non lo anticipa: «Da ora sono in silenzio stampa». (
Paola Alagia)

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