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mercoledì 16 aprile 2014

UCRAINA - Premier ucraino: «Russia esporta terrorismo»

Yantsenyuk accusa Mosca di fomentare nuova guerra fredda. Secondo Kiev forze russe affiancano separatisti nell'Est del Paese

Mercoledì, 16 Aprile 2014 . Alla vigilia del tavolo diplomatico previsto per il 17 aprile a Ginevra, il premier ucraino Arsenij Yatsenyuk è scettico sulla possibilità del dialogo con il presidente russo Vladimir Putin. «I nostri vicini russi hanno deciso di costruire un nuovo muro di Berlino e vogliono tornare ai tempi della guerra fredda», ha detto durante una riunione del governo secondo quanto riferito dai media ucraini.
«RUSSIA ESPORTA TERRORISMO». Il premier ucraino ha accusato Putin di «sostenere i terroristi» nell'Est del Paese. «Sembra che in Russia sia apparsa una nuova merce da esportare: il terrorismo», ha detto Yatsenyuk.
Kiev ha più volte sostenuto che dietro le azioni dei separatisti nella regione di Donetsk e altrove nell'Est ci siano militari e servizi segreti russi. «Nelle ultime settimane i dirigenti russi mantengono il riserbo sul fatto che le loro forze di ricognizione e di sabotaggio, insieme ai terroristi locali, sparano e uccidono i militari ucraini e i civili», ha sostenuto Yatsenyuk parlando dell'operazione anti terroristica lanciata da Kiev contro i secessionisti filorussi nell'Est del Paese.
«PUTIN HA CAMBIATO RETORICA». «Dov'è la condanna del terrorismo da parte delle autorità russe? Ora in Russia sono in corso due operazioni anti terroristiche, una a Nalchik e l'altra a Makhachkala, ma quando l'Ucraina ha cominciato a difendere i propri cittadini l'hanno chiamata repressione delle proteste», ha continuato le sue accuse Yatsenyuk. «Putin ha cambiato retorica, prima parlava dei 'cessi', ora sostiene i terroristi nei Paesi vicini», ha aggiunto il premier, riferendosi alla promessa del leader del Cremlino di inseguire i terroristi ceceni ovunque, «facendoli fuori anche nel cesso».

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