Scontro su tabelle cannabis, si
preannuncia battaglia al Senato.
La Camera ha
confermato la fiducia al governo sul decreto legge tossicodipendenze. I sì sono
stati 335, 186 i no. Il via libera finale sul provvedimento è previsto il 30
aprile, ma già si annuncia battaglia al Senato: il Nuovo centrodestra (Ncd) ha
infatti contestato il diverso trattamento riservato alla cannabis: inserita
nella tabella delle droghe pesanti se ottenuta da sintesi di laboratorio, ma
collocata tra le droghe leggere se 'naturale' ogm, e contenente quindi, secondo
Ncd, un'analoga quantità di principio attivo dannoso rispetto alla cannabis di
sintesi.
Il provvedimento potrebbe dunque subire modifiche nel passaggio a Palazzo Madama. Tuttavia, come ha affermato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in conferenza stampa, «siamo giunti a un buon risultato e a un testo equilibrato».
MESSAGGIO FORTE AL PAESE. Il punto, ha spiegato, è che «c'è la necessità di dare un messaggio forte al Paese, e cioè che drogarsi non è normale e dobbiamo sconfiggere la cultura della normalizzazione del drogarsi che sta provocando danni enormi sia agli adulti sia ai giovani».
Sul fronte farmaci invece, ha aggiunto, il dl «ci dà una libertà maggiore nell'utilizzo efficace dei farmaci off label». Il testo del dl si basa su una «impostazione condivisa» anche secondo Eugenia Roccella, che tuttavia ha annunciato battaglia in Senato sul 'nodo' cannabis.
GIOVANARDI SODDISFATTO. Si è detto soddisfatto Carlo Giovanardi, secondo cui il provvedimento arrivato in Aula «ricalca la filosofia della stessa legge Fini-Giovanardi».
Resta invece critico il giudizio di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale, il cui esponente Fabio Rampelli, intervenendo in Aula, ha rivolto il «benvenuto a questo governo di spacciatori». E il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri ha chiesto che il Senato «voti modifiche sostanziali al decreto». In campo sono scesi anche operatori e associazioni del settore che, pur dando 'luce verde' al dl, hanno chiesto che al più presto venga avviato un percorso di riscrittura della normativa sulle dipendenze.
Il provvedimento potrebbe dunque subire modifiche nel passaggio a Palazzo Madama. Tuttavia, come ha affermato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in conferenza stampa, «siamo giunti a un buon risultato e a un testo equilibrato».
MESSAGGIO FORTE AL PAESE. Il punto, ha spiegato, è che «c'è la necessità di dare un messaggio forte al Paese, e cioè che drogarsi non è normale e dobbiamo sconfiggere la cultura della normalizzazione del drogarsi che sta provocando danni enormi sia agli adulti sia ai giovani».
Sul fronte farmaci invece, ha aggiunto, il dl «ci dà una libertà maggiore nell'utilizzo efficace dei farmaci off label». Il testo del dl si basa su una «impostazione condivisa» anche secondo Eugenia Roccella, che tuttavia ha annunciato battaglia in Senato sul 'nodo' cannabis.
GIOVANARDI SODDISFATTO. Si è detto soddisfatto Carlo Giovanardi, secondo cui il provvedimento arrivato in Aula «ricalca la filosofia della stessa legge Fini-Giovanardi».
Resta invece critico il giudizio di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale, il cui esponente Fabio Rampelli, intervenendo in Aula, ha rivolto il «benvenuto a questo governo di spacciatori». E il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri ha chiesto che il Senato «voti modifiche sostanziali al decreto». In campo sono scesi anche operatori e associazioni del settore che, pur dando 'luce verde' al dl, hanno chiesto che al più presto venga avviato un percorso di riscrittura della normativa sulle dipendenze.
Martedì, 29
Aprile 2014
Decreto droga, la Camera approva il testo
In Aula 280
sì, 146 no e due astenuti. Ora la misura al Senato.
Sì dell'Aula
della Camera al decreto legge tossicodipendenze. Il testo è stato approvato con
280 sì, 146 no e due astenuti, e ora passa al Senato.
Mercoledì,
30 Aprile 2014
Nessun commento:
Posta un commento