Ormai il
virus del risparmio e del taglio della spesa si doffonde peggio della pesta
bubbonica.
Si vuole
tagliare di tutto e di più senza remore e soprattutto senza verificare le
consequenze dei tagli.
Poi ci sono
anche i tagli finti che, ben presentati a colpi di slide e di conferenze stampa
arrembanti dove l'attore non è il giornalista con le sue domande ma il
presidente del consiglio con la sua parlantina imbonitoria, sono presentati
come chissà quale rivoluzione ma che in realtà sono solo pochi spiccioli.
E' il caso
della finta abolizione del senato, si perché nonostante il termine utilizzato
il senato non viene eliminato quanto solo modificato in una istituzione
antidemocratica, trasformazione che comporterà un risparmio di pochi milioni di
euro (quelli delle indennità dei senatori) rispetto al bilancio delle centinaia
di milioni che rimarranno tutti.
Rimarrà
infatti la struttura del senato con i suoi funzionari e con tutta
l'organizzazione necessaria per mantenerlo in vita.
Sta tutto
qui il problema di queste presunte riforme, si perchè le riforme vanno fatte ma
devono migliorare il funzionamento dello stato, risparmiare si ma mantenendo e
non distruggendo quella democrazia che rischia invece di essere mandata al
rogo. Perchè se il problema è solo quello di risparmiare si può fare molto di
più a partire anche dalla eliminazione della camera e di tutti i suoi deputati.
Si perché
quando li senti parlare quelli di Forza Italia parlano come il condannato,
quelli del M5S parlano come il comico, quelli del Pd, salvo poche eccezioni,
parlano come Matteo Renzi ... inutile tenere tutta quella gente che parla allo
stesso modo.
Parlando
seriamente tutti sono più o meno d'accordo sull'abolizione del bicameralismo
perfetto, e quindi quelli che criticano la proposta di Renzi non è vero che
sono contro le riforme ma semplicemente sono contro un senato non eletto. Sta
tutto qui il problema soprattutto se questa riforma del senato la si inquadra
nel resto delle riforme proposte da Renzi che rappresentano tanti tasselli che
hanno un unico filo conduttore: togliere potere ai cittadini limitando la loro
sovranità. Se tutto va in porto il risultato sarà di avere due camere di
nominati: la camera dei deputati che uscirà da un voto nel quale il cittadino
sceglie il simbolo ed i segretari di partito scelgono chi spedire sulla
poltrona, un senato dove oltre ad alcuni rappresentanti di amministrazioni
locali, ci saranno altri nominati.
Sta tutto
qui il problema di chi si oppone a questa riforma scellerata costruita
dall'accordo Berlusconi-Renzi. Oltre poi ai contenuti c'è anche il modo
attraverso il quale viene condotto l'iter della riforma: non si accetta nessuna
discussione, nessuna modifica, nessun intervento critico ... o si fa così o
così. Ed il ricatto di Renzi, ammesso che sia un ricatto, è: o passa o vado a
casa, ripetendo quello che sembra diventando un mantra: vado a casa. Lo dice il
manager pubblico al quale si vuole ridurre lo stipendio, lo dice il presidente
del consiglio che pensa di avere la verità in tasca in virtù di un voto
ricevuto ad un paio di milioni di persone e non in una elezione politica ma
semplicemente nella primarie per scegliere il segretario del Partito
Democratico. Questa è la democrazia ....
Antipolitico
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