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venerdì 25 aprile 2014

ITALIA - Berlusconi attacca Renzi. Il premier: calma e gesso


Italicum spiaggiata e se va avanti riforma Senato, non sarà costituzionale

Roma, 24 apr. - Silvio Berlusconi attacca il premier Matteo Renzi: sugli 80 euro del dl Irpef ("A me mai sarebbe stata consentita una mancia del genere a fini elettorali", ha detto durante Porta a Porta) ma anche sulle riforme oggetto del 'patto' con il premier, sia per il Senato sia per la legge elettoarale. Infatti "La legge elettorale per il momento è spiaggiata al Senato e se andrà avanti la riforma del Senato, difficilmente questa legge elettorale sarà costituzionale". Il leader di Forza Italia ha spiegato di aver avuto una conversazione con alcuni costituzionalisti che gli "hanno detto che, riferendosi a un sistema monocamerale, non può considerarsi costituzionale". Per questo, ha osservato, "dovremmo approfondire questo fatto e ne parleremo al Pd perché era un dubbio che non avevamo avuto". "I patti non erano questi, saggezza imporrebbe che si facesse prima la legge elettorale della riforma del Senato" ha aggiunto l'ex premier.

La reazione di Renzi è giunta in fretta: "Calma e gesso, sarà sempre più così in vista delle europee, sono fibrillazioni elettorali. Noi non rovesciamo il tavolo" avrebbe detto ai suoi il premier. Il ragionamento che trapela è che i sondaggi certo non aiutano Forza Italia e cresce anche nel Pd la voglia di accelerare.

Berlusconi da parte sua ha dato vita a uno show a tutto campo, dicendosi certo che se nelle "poche apparizioni televisive" che la par condicio gli consente riuscirà a toccare "il cuore dei moderati", potrà "superare il 25%" alle Europee.

Renzi è un "bravo" e simpatico "comunicatore" - ha affermato - ma si sta pian piano trasformando in un "simpatico tassatore perché quello che sta facendo è aumentare le tasse. "Con una mano dà 80 euro ad alcuni, con l'altra toglie la tredicesima ad altri". E ancora Il governo Renzi "non ha fatto nulla, Renzi ad oggi non ha portato a casa nulla, se poi il Capo dello Stato ha firmato la mancia allora porta a casa la mancia".

Durante la registrazione della puntata Berlusconi non ha risparmiato un attacco anche alla magistratura. Il leader di Fi ha ribadito infatti che la sentenza Mediaset è "assolutamente ingiusta", affermando anche che farà ricorso alla Corte di Brescia. Umiliato dai servizi sociali? "No - ha detto Berlusconi -, c'è stata una indignazione forte che mi ha fatto anche perdere il sonno, cosa che dura tuttora, per l'ingiustizia della sentenza Mediaset, una sentenza assolutamente ingiusta". "E chiederemo tra qualche giorno il ricorso alla Corte di Brescia", ha aggiunto.

Il leader di Forza Italia ha proseguito dicendo che affronterà "molto volentieri" i servizi sociali, perchè io "affronto tutte le situazione della vita con uno stato d'animo che deriva dalla mia serenità. Quando so di essere a posto, mi possono fare tutto quello che vogliono ma non mi scompongo".

Per quanto riguarda invece l'addio di Angelino Alfano e la nascita del Nuovo centrodestra, Berlusconi ha detto che gli ha provocato "più che un dispiacere, un dolore personale dato che in questi anni ho dato tanto senza chieder niente e nell'unico momento in cui ho chiesto qualcosa, loro hanno optato per il loro interesse pratico".

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