Pensare Globale e Agire Locale

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venerdì 1 giugno 2012

CRISI - Borse ko con Usa e Spagna

Pesano disoccupazione Usa e crisi spagnola.
Venerdì, 01 Giugno 2012 - È stata ancora una giornata terribile per le Borse europee, travolte da una raffica di dati macro negativi sia interni al Vecchio Continente sia provenienti dagli Usa.
E se Obama accusa l’ Unione europea della crisi americana, a essere colpite, venerdì primo giugno, sono state soprattutto Germania e Francia, che rappresentano il cuore forte dell'Eurozona e ora sembrano fragili come tutti gli altri Paesi.
FRANCOFORTE -3,42%. La Borsa di Parigi ha chiuso le contrattazioni ai minimi da sei mesi, con l'indice Cac 40 che ha ceduto il 2,21% sotto i 3 mila punti (a 2.950,47).
Peggio ancora Francoforte, che ha chiuso a -3,42% a 6.050,29 punti.
A pesare sono stati soprattutto i dati sulla disoccupazione negli Stati Uniti e i timori per le banche spagnole.
MILANO TOCCA I MINIMI STORICI. Il calvario sembra non avere fine nemmeno per Milano, con l'indice Ftse Mib che ha chiuso in rosso dell'1,04%, dopo aver toccato i minimi storici del 9 marzo 2009 quando chiuse a quota 12.621. Madrid se l'è cavata a -0,41%.
SPREAD A 454 PUNTI. Piccolo sospiro di sollievo, invece, sullo spread Btp-Bund che ha chiuso la settimana in calo a 454 punti dai 467 del 31 maggio.
Ma il livello resta alto, col rendimento del decennale al 5,71%. E il differenziale della Spagna è rimasto stabile intorno ai 530 punti (529) col tasso sui bonos al 6,45%.

La disoccupazione Usa e le banche spagnole fanno paura

A maggio la disoccupazione Usa è aumentata all'8,2% e sono stati creati solo 69 mila nuovi posti, mentre ne erano attesi 150 mila.
Oltre a questo aspetto, permangono le tensioni sulla crisi dell'Eurozona, con le difficoltà su come aiutare la Spagna nella sua crisi del credito.
La Banca centrale di Madrid ha anche rivelato che nei primi tre mesi dell'anno c'è stata una fuga di capitali dalla Spagna all'estero per 97 miliardi di euro.
L'incertezza resta quindi altissima.
ITALIA E SPAGNA, RECORD DI RISCHI SUL DEBITO. Ha toccato un nuovo record il costo per assicurarsi dal rischio di bancarotta dell'Italia. I credit default swap sul debito italiano sono saliti a 575 punti, secondo i dati di Markit. Nuovo record anche per la Spagna, i cui Cds sono saliti a 609 punti.
STRISCIA NEGATIVA DI TOKYO. Preoccupazioni sono emerse anche dai dati della Borsa di Tokyo: l'indice Nikkei è scivolato a 8.440 punti, ritoccando i livelli del 16 gennaio scorso. Con questa chiusura in calo, la borsa giapponese ha concluso una striscia negativa di nove settimane consecutive, la peggiore degli ultimi 20 anni.
CINA, FRENA IL PMI. Si è registrato inoltre il brusco rallentamento dell'attività manifatturiera a maggio in Cina, dove il Purchasing managers index (Pmi), l'indice dei direttori agli acquisti, è sceso a 50,4 punti dai 53,3 di aprile

Rehn: «L'Eurozona può disintegrarsi»

«Alla luce di ciò che sta succedendo e con l'attuale struttura, l'Eurozona corre il rischio concreto di disintegrarsi», ha ammesso il commissario Ue, Olli Rehn, sottolineando l'importanza di procedere con le riforme per cercare di evitare il tracollo totale.
L'euro è sceso fino a sotto 1,23 dollari (la prima volta dal luglio 2009) per poi risalire a 1,2367.
Inoltre il Pmi dell'Eurozona è sceso a 45,1 punti a maggio dai 45,9 di aprile.
L'incertezza sull'evolversi della crisi in Europa ha inciso ancora sul prezzo del petrolio che è sceso ai minimi degli ultimi sette mesi, in ribasso del 3,66%.
EUROZONA, DISOCCUPAZIONE ALL'11%. Il tasso di disoccupazione nell’Eurozona è salito all'11,0% nel mese di aprile. A marzo scorso era al 10,9% e nell'aprile 2011 era al 9,9%.
Eurostat ha registrato la perdita di 110 mila posti in un mese e di 1,797 milioni in un anno.
UE AL 10,3%. Nella Ue a 27 sono 24,667 milioni le persone senza lavoro, con un tasso di disoccupazione al 10,3%.
Nei 17 Paesi della moneta unica i disoccupati erano 17,405 milioni ad aprile; 17,295 a marzo scorso e 15,608 nell'aprile 2011. Il livello più alto è stato registrato ancora in Spagna: 24,3% (+0,2% rispetto al mese precedente), con il 51,5% di senza lavoro tra i giovani sotto i 25 anni.
GERMANIA IN CONTROTENDENZA. La Francia, che segue lo stesso andamento dell'Italia, ha registrato il 10,2% (+0,1% in un mese). La Germania invece è in controtendenza: il tasso è sceso al 5,4%. Era 5,5% a marzo ed il 6,1% ad aprile dello scorso anno.

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