L’antica questione della
“purezza etnica” trova ancora oggi ambienti dove affermarsi scovando pretesti
fastidiosi, ma estremamente pericolosi, sui quali fare presa. L’ultimo caso,
ennesima conferma dell’allarme razzista che echeggia con sempre più forza in
Europa, riguarderebbe l’Ungheria. Un deputato, candidatosi alle elezioni del
2010, si è sottoposto ad analisi cliniche per assiurarsi di essere
geneticamente “puro”. Secondo la stampa locale si tratterebbe di un
parlamentare dell’ultradestra del Jobbik, il partito che nelle ultime elezioni
ha ottenuto il 17% dei voti.
IL LABORATORIO DI
ANALISI SI DIFENDE- Il test di purezza genetica sarebbe stato
pubblicato a marzo su un sito internet di estrema destra. Impossibile accedere
ai dati relativi al paziente sottoposto a questa ridicola analisi, in quanto le
informazioni a lui connesse sono state oscurate. In un Paese in cui l’estrema
destra è la terza forza politica, il test choc indigna l’opinione pubblica e
trova la ferma condanna dell’ambiente scientifico. Il test proviene da un
laboratorio privato, il Nagy Gén Diagnosztika, dopo gli attacchi e le cririche
ricevute si sta difendendo. La loro azienda infatti «respinge ogni forma di
discriminazione, non avendo il diritto, in questo senso, di giudicare le motivazioni
per cui un individuo chiede di fare un test». Proprio a causa di «ragioni
etiche» dunque, il laboratorio non avrebbe potuto «rifiutarsi di fornire il
test».
TEST ETICAMENTE
INACCETTABILE E ILLEGALE- Immediata la condanna da parte
delle istituzioni pubbliche e scientifiche ungheresi. Il direttore
dell’istituto di genetica dell’Accademia ungherese delle scienze, István Raskó,
ha sottolineato l’insensatezza del documento: «è infatti impossibile dedurre le
origini etniche dalle variazioni genetiche presenti nel genoma», ha dichiarato.
In ogni caso Raskó si è mostrato estremamente preoccupato: si tratta infatti di
«una vicenda dannosa per gli studi specialistici nella ricerca genetica».
Intanto il Consiglio per la ricerca medica (Ett), l’authority pubblica che
assiste il governo ungherese sulle questioni riguardanti la sanità, martedì 12
giugno ha assicurtato di aver avviato le procedure per un’inchiesta. Il
professor Jozsef Mandl, segretario dell’Ett ha definito in una nota
«professionalmente sbagliato, eticamente inaccettabile e illegale» il test.
UNA FERMA CONDANNA DA
PARTE DELLA SOCIETA’ UNGHERESE- Anche il campione olimpionico
ungherese di waterpolo Tibor Benedek, di origine ebraica, si è indignato per il
fatto che sta sollevando accese reazioni in questi giorni. Lo sportivo, che per
un periodo ha avuto una quota di partecipazione societaria nel laboratorio in
cui è stato eseguito il test, ha sottolineato di non essere mai stato a
conoscenza delle pratiche di questo tipo esercitate dal Nagy Gén Diagnosztika,
specificando di essersi liberato già da maggio delle quote dell’azienda. Lo
slittamento della politica ungherese verso la destra è evidente, con un
partito, il Jobbik, che dal 2010 è una forza parlamentare ben affermata. Alle
elezioni legislative del 2010 infatti il partito ha conquistato 47 seggi
all’Assemblea nazionale. Il tutto senza nascondere le certezze antisemite e
anti rom che seminano sconcerto nella società ungherese.
Benedetta Michelangeli
Nessun commento:
Posta un commento