NYT: quadro a
tinte fosche, disappunto da entrambe le parti
Mosca, 19 giu. - Clima
piuttosto teso e risultati poco rassicuranti, tanto da far parlare alcuni
osservatori di ritorno alla Guerra Fredda. L'incontro tra Vladimir Putin e
Barack Obama a margine del G20 messicano si è concluso con un comunicato
congiunto dai toni tiepidi, l'assenza di sorrisi, e come ha scritto il New York
Times con un "quadro a tinte fosche, che esprime il disappunto da entrambe
le parti". Il tutto dopo che, Putin non è andato al G8 di Camp David, e
Obama ha cancellato la visita a Vladivostok per il summit Apec. Posizioni
troppo divergenti su una serie di questioni spinose come la Siria, l'Iran e
soprattutto lo Scudo antimissile Nato, inviso a Mosca, e che Washington sta
dislocando in Europa centro orientale. Mentre secondo il quotidiano russo
Kommersant, la conversazione si è conclusa a favore di Vladimir Putin, che ha
preso il collega americano solo per "logoramento". Per la tv russa i
due si sono incontrati su "una scacchiera" e "col cuore di
pietra", aggiungendo che "per alcuni media è già l'inizio di una
nuova Guerra Fredda" e di "Esperanza, in spagnolo speranza, c'era
solo il nome dell'hotel dove alloggiava Obama".
Il clima poco amichevole del faccia a faccia emerge da tutte le cronache dell'incontro. La sicurezza ha speso diverso tempo cercando di liberare la stanza dai reporter, dopo le dichiarazioni preconfezionate dei leader, mentre Putin e Obama continuavano a sedere fianco a fianco, senza parlarsi, guardando dritto e in netto contrasto con il comportamento abituale dei capi di Stato davanti alle telecamere. L'ambasciatore degli Stati Uniti a Mosca, Michael McFaul ha cercato di minimizzare, con risultato altrettanto incerto: "niente di speciale" ha detto il diplomatico, riferendosi a Putin. "Si comporta sempre così, è il suo modo".
Il clima poco amichevole del faccia a faccia emerge da tutte le cronache dell'incontro. La sicurezza ha speso diverso tempo cercando di liberare la stanza dai reporter, dopo le dichiarazioni preconfezionate dei leader, mentre Putin e Obama continuavano a sedere fianco a fianco, senza parlarsi, guardando dritto e in netto contrasto con il comportamento abituale dei capi di Stato davanti alle telecamere. L'ambasciatore degli Stati Uniti a Mosca, Michael McFaul ha cercato di minimizzare, con risultato altrettanto incerto: "niente di speciale" ha detto il diplomatico, riferendosi a Putin. "Si comporta sempre così, è il suo modo".
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