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giovedì 28 giugno 2012

UE - Merkel-Hollande, prove d'intesa

I due leader cercano un compromesso alla vigilia del summit europeo a Bruxelles.
Parigi, 28 Giugno 2012. - Angela Merkel e François Hollande si sono incontrati mercoledi 27 giugno a Parigi e hanno riaffermato la loro volontà di «approfondire l'unione oggi economica e monetaria, domani politica», meno di 24 ore prima del summit europeo dal quale mezzo continente si aspetta degli annunci positivi per la Spagna e per la crisi del debito.
LA CONFERENZA STAMPA ALL'ELISEO. Immediatamente dopo l'arrivo della cancelliera, a fine pomeriggio, i due capi di Stato hanno partecipato a una conferenza stampa improvvisata davanti all'entrata dell'Eliseo. «Siamo oggi alla vigilia di un vertice europeo importante, e abbiamo già fatto un buon lavoro. Ci sono stati dei progressi, in particolare sulla crescita che è stata uno dei temi più discussi, con buoni risultati», ha detto l'inquilino dell'Eliseo. Hollande ha poi aggiunto: «Vogliamo entrambi rendere più salda l'unione tra i paesi del continente fino a giungere a una perfetta integrazione e solidarietà».
MERKEL, IL RICHIAMO ALLA COESIONE. Angela Merkel, dal canto suo, ha esordito ricordando ai giornalisti quanto «seria» sia la situazione, prima di proseguire: «Abbiamo l'obbligo di costruire l'Europa forte, stabile, l'Europa di domani. Abbiamo bisogno di un'Europa che funzioni, i cui membri si aiutino a vicenda».
Poco prima, la leader tedesca aveva detto davanti ai deputati tedeschi che le «soluzioni facili e veloci vanno scartate» e che «per via del vertice di Bruxelles, molti occhi saranno puntati sulla Germania nei prossimi giorni». Le riforme strutturali, insomma, non possono più aspettare.

La cancelliera contro la mutualizzazione del debito


Ma le forze e le risorse della prima economia europea non sono illimitate, e Berlino ha già dato abbastanza garanzie a Bruxelles, secondo la posizione della cancelliera. Merkel ha sottolineato ancora una volta il suo totale disaccordo su qualsiasi forma di mutualizzazione del debito dell'eurozona, almeno finché le procedure di controllo dei conti pubblici degli Stati non saranno state rafforzate abbastanza.
A questo proposito, la Merkel ha emesso severe critiche sul documento presentato dal presidente della Commissione Herman Van Rompuy sulla fusione dei debiti sovrani degli Stati membri.
PRIMA L'INTEGRAZIONE POLITICA. Per Berlino, ha detto la leader della coalizione tedesca nell'incontro, la mutualizzazione richiede prima di tutto una forte integrazione politica e istituzionale e quindi una rinuncia da parte degli interessati a una parte sempre maggiore della propria indipendenza. Ecco il punto più delicato della questione, che Merkel vorrebbe discutere giovedì 28 al summit europeo.
Intanto è necessario risolvere i problemi che affliggono l'Eurozona e ne minacciano seriamente la stabilità. Cipro ha sollecitato l'aiuto dei partner internazionali, tra cui l'Eurozona e il Fondo monetario internazionale, per risanare i propri conti pubblici, mentre Spagna e Italia si trovano nel bel mezzo di una tempesta economico-finanziaria.
LA CRESCITA CHE NON DECOLLA. La crescita non riesce a decollare, la disoccupazione è in aumento e i tassi d'interesse ai quali i due paesi mediterranei sono costretti a indebitarsi sono, oltre che esorbitanti, insostenibili nel medio-lungo termine, come lo hanno affermato entrambi i capi di Stato nella loro conferenza parigina.

Le indiscrezioni trapelate prima del vertice


L'opinione pubblica e la stampa hanno reagito negativamente alle prim indiscrezioni trapelate dopo il summit franco-tedesco. La confederazione europea dei sindacati si è detta «poco convinta» che l'incontro di Bruxelles riesca a interrompere «il circolo vizioso austerità-depressione». Qualche ora prima della cena tra Hollande e Merkel, l'autorevole quotidiano tedesco ha attaccato la cancelliera qualificandone le promesse come «specchio per le allodole», nonostante lei sostenesse di aver inviato un «messaggio forte» all'opinione con l'annuncio di un nuovo piano di aiuti per la Spagna.
Gli analisti di Commerzbank, una delle maggiori istituzioni finanziarie della Germania, hanno dichiarato con rassegnazione che «il mercato ha imparato a non riporre troppe speranze in questi vertici».
HOLLANDE NELLA TRAPPOLA DI MERKEL. Reazione negativa anche dal mondo universitario: il professor Wyplosz, docente di Economia all'Istituto degli alti studi internazionali di Ginevra, ha deplorato che «Hollande sia caduto nella trappola tesa da Angela Merkel, non prendendo posizioni più chiare sugli eurobond», come ha notato Le Figaro.
UN ATTEGGIAMENTO TROPPO AMBIGUO. Un'opinione condivisa da buona parte della stampa francese, molto delusa dall'apparente mancanza di energia del presidente francese, troppo ambiguo nel suo dibattito con la cancelliera tedesca. Bisogna difendere, in altre parole, l'insieme di soluzioni originali che François Hollande aveva proposto nel suo programma elettorale, come ha sottolineato il professor Vesperini su Le Monde.
Intanto, situazione mai vista prima, le principali piazze europee sono cadute in un letargo pre-vertice, come ha analizzato Les Echos. Volumi di scambio ridotti e rialzi (o ribassi) vicini allo zero sono i segni di una crisi di fiducia nelle istituzioni e nell'efficacia della politica. (Paolo Saccò)

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