Roma, 7 ago. - Niente di
fatto sulla riforma della legge elettorale: anche la seduta del comitato
ristretto prevista per oggi si è aggiornata senza alcun risultato, eccetto la
riconvocazione per il 29 agosto. "In quella data - ha detto il presidente
della commissione Affari Costituzionali del Senato, Carlo Vizzini - dovrebbe
essere presentato un testo base con i punti sui quali c'è condivisione" e
un "testo a fronte che affronti il delicato nodo di come ricostruire un
rapporto tra elettori ed eletti". I senatori hanno comunque previsto una
seconda convocazione del comitato ristretto per il giorno 5 settembre.
Duro il vicepresidente dei senatori del Pdl, Gaetano Quagliariello, il quale avrebbe preferito tempi più brevi per la convocazione: "Vogliamo essere pronti a ogni evenienza", anche quella di dover affrontare un voto anticipato.
E se gli italiani non sono pronti, o nei loro desideri vi sia la possibilità di esprimere i loro rappresentanti senza intermediari, non gliene frega niente a tutta la casta.
Duro il vicepresidente dei senatori del Pdl, Gaetano Quagliariello, il quale avrebbe preferito tempi più brevi per la convocazione: "Vogliamo essere pronti a ogni evenienza", anche quella di dover affrontare un voto anticipato.
E se gli italiani non sono pronti, o nei loro desideri vi sia la possibilità di esprimere i loro rappresentanti senza intermediari, non gliene frega niente a tutta la casta.
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