·
Il compagno
Del Bue,ha scritto una nota di consenso' all'accordo politico raggiunto nei
giorni scorsi tra Nencini e Bersani sulla " Dichiarazione d'Intenti dei
Democratici e dei Progressisti " , in cui , interpretandone il reale
significato politico , evidenzia che "Se oggi Bersani invita il Psi al
tavolo, e gli attribuisce una funzione politica, è perchè noi abbiamo
dimostrato di poter bilanciare il rapporto tra Pd e Sel, che finiva per
spiazzare gli stessi democratici in un’intesa esclusiva con la sua sinistra. E
ancora: il Pd sa di poter interloquire con un partito che a sua volta ha
stabilito un rapporto col centro di Casini, cementato da comuni appartenze
politiche e di governo, ma anche da tanti punti d’incontro sul fallimento del
vecchio bipolarismo e sul riconoscimento del governo Monti ".
·
In un altro
passaggio della sua nota Mauro ,con l'onesta intellettuale che a differenza di
molti altri lo contraddistingue, afferma "Personalmente ho letto con molta
attenzione le idee e le proposte di Tony Blair, che mi convincono molto di più
delle pericolose illusioni dei vecchi crollismi e rivoluzionarismi, dai quali
pare che anche qualcuno di noi sia attratto ".
·
Questi due
passaggi della nota di Mauro , perfettamente aderenti al senso politico delle
scelte compiute dal segretario del Partito negli ultimi tre anni , chiariscono
meglio di ogni altra considerazioni le ragioni della nostra profonda
contrarieta' a questo accordo politico con il PD, che rappresenta purtroppo la
conclusione , scontata ed inevitabile , da noi ampiamente prevista , di un
percorso politico iniziato tra anni fa' con l'accordo alle regionali Toscane ,
che , al di la' delle motivazioni di opportunita' che possono averlo ispirato,
sulle quali ho sempre evitato di soffermarmi per evitare un eccesso di inutili
polemiche personali , ha sancito di fatto il riallineamento sostanziale del PSI
al PD e la chiusura dell'esperienza politica di " Sinistra e
Liberta'".
·
Il nostro
consenso alla " Carta D'intenti " di Bersani , con la nostra
disponibilita' ad essere parte di primarie congegnate sullo schema di un
neo-ulivo troncato a sinistra ed aperto al centro. segna quindi , di fatto , la
fine di ogni possibilita' di ricostruire la sinistra italiana attorno alla
riaffermazione di una sua nuova ,e finalmente maggioritaria , identita'
Socialista, e sancisce l'esaurimento di ogni nostra autonoma proposta di
programma finalizzata a ricostruire, anche in un quadro di alleanze a sinistra
, una soggettivita' politica Socialista .
·
La proposta
Bersani , infatti , essendo finalizzata a costruire esclusivamente una
maggioranza di governo in grado di assicurare continuita' alle politiche i di
riorganizzazione dei sistemi monetari e finanziari che costituiscono l'elemento
strutturale del modello di integrazione europea esistente , non ha come
obiettivo la costruzione di un grande soggetto politico chiaramente
identificato nella sua identita' come Socialista , fuori da ogni vuoto
nominalismo , dalla sua disposizione a lavorare ad una alternativa di modello
di sviluppo ,capace di modificare la qualita' dei rapporti sociali esistenti ed
i parametri di riferimento dei nostri modelli di crescita , e di invertire il
rapporto reale tra l'economia reale ed i condizionamenti regressivi imposti dai
mercati finanziari .
·
Il compagno
Nencini, attraverso la conclusione di questo accordo, riconosce in realta' al
PD la sua centralita' nel sistema politico e nella sinistra italiana andando a
coprirlo al suo fianco destro nel rapporto con l'UDC , e, sopratutto,
aiutandolo a stabilizzare una ipotesi di maggioranza di governo con il centro
moderato , in grado di garantire con organiche scelte di modello e di assetto
economico le compatibilita' necessarie alla salvaguardia del sistema euro,
al'interno del quadro della intangibilita' dei suoi trattati istitutivi, in
piena continuita' con le impostazioni del governo Monti , prima fra tutte
l'adeguamento ai paramertri di contrazione di bilancio assicurati dalle norme
sul Fiscal compact.
·
In cambio il
Partito ottiene un riconoscimento politico assolutamente vincolato allla sua
partecipazione al completamento del progetto del Partito Democratico , come
contenitore moderato della maggior parte del centro-sinistra, utile ad una
politica di gestione dello stato e dei rapporti sociali esistenti ben lontana
da ogni progetto di alternativa di modello ,ed interprete fedele delle linee di
indirizzo generale che muovono il sistema politico dopo la fine della prima
repubblica , da cui discende quale conseguenza naturale quella di portare il
partito all'interno di una lista elettorale comune con il PD realizando una
scelta, solo apparentemente di natura elettorale , destinata a divenire
irreversibile di fronte al processo di ristrutturazione del nostro sistema
politico che avverra' attraverso la semplificazione delle sue rappresentanze
indotta dagli sbarramenti .
·
Come gia' si
intuiva dal progetto della " Casa dei riformisti e dei Democratici"
il segretario del Partito ha quindi portato a compimento , dopo aver
delegittimato sistematicamente qualsiasi alternativa a sinistra all'alleanza
privilegiata con il PD, una linea nettamente contrastante, nella diversa
qualita' dei suoi obiettivi ,da quella che noi abbiamo affermato a partire
dall'assemblea nazionale del Luglio 2009 della costruzione in italia di una
nuova grande forza Socialista , capace di rendere la sinistra italiana , in
linea con il processo di rifondazione a sinistra del SocialismoEuropeo ,
protagonista di un progetto di trasformazione democratica degli assetti
economici e sociali in grado di rispondere su un terreno di riequilibrio
sociale alla crisi verticale del modello di crescita fin qui affermato con la
finanziarizzazione e la terziarizzazione delle economie sviluppate
·
La assenza
in entrambi i documenti, la " Dichiarazione d'intenti ei Democratici e dei
Progressisti " e la " Casa dei Democratici e dei Riformisti" ,
di fatto assolutamente complementari nelle loro finalita' politiche , del
termine Socialisti e di qualsiasi altro esplicito e definito riferimento alla
Sinistra politica, sociale e sindacale , esprime il senso reale della
operazione politica in atto molto piu' esplicito di tante altre considerazioni
verbali .
·
Le scelte
politiche del Segretario , e della sua maggioranza nel partito che rappresenta
la continuita' del vecchio SDI , derivano in realta' da una impostazione di
fondo diversa da quella su cui la Sinistra Socialista lavora da tempo , ed in
particolare poggia le sue fondamenta su due idee forza , tra di esse
strettamente connesse .
·
La prima e'
rappresentata da una diversa visione dei compiti e delle funzioni del
Socialismo Democratico , che ritiene che il compito di governo dei Socialisti ,
in continuita' con la visione di quasi tutto il gruppo dirigente socialista
europeo del periodo 94 -2008 ( Blair , Giddens , Prodi , Amato , Veltroni ,
D'Alema , Schroeder , Muntefering , Solana , Papandreu , Zapatero , e quasi
tutti gli altri , con alcune rare eccezioni come Lafontaine , ed in parte
Delors e Craxi ) debba essere quello di assecondare i processi di sviluppo in
atto del sistema monetario e finanziario che sorregge strutturalmente i
processi di globalizzazione , limitandosi a gestirne esclusivamenti gli aspetti
patologici che necessitano di una riformadopo la grande crisi finanziaria
iniziata nel 2008 , ed accettandone nella sostanza tutti i quattro aspetti
determinanti che lo caratterizzano, costituiti dalla limitazione degli
strumenti di intervento publico nell'economia a tutela dell'interesse generale
, dal condizionamento determinante dei mercati finanziari sulle scelte di
modello di sviluppo , dalla centralita' degli interessi dell'impresa nei
rapporti sociali e nella organizzazione civile rispetto al valore sociale del
lavoro , e dalla contrazione della spesa pubblica come fattore di riequilibrio
e copertura dell'indebitamento di un sistema bancario totalmente privatizzato e
libero da qualsiasi forma di pianificazione e programmazione di natura pubblica
.
·
Questa
impostazione di fondo viene condivisa in perfetta continuita' con tutti gli
indirizzi di governo della seconda repubblica , riassunti , completati , e
portati alle logiche conseguenze , in piena situazione d'emergenza , dal piano
di azione politica del governo Monti, e dalla sua agenda di lavoro trasmessa a
tutto il successivo sistema politico come linea di indirizzo programmatico
garantito dalle istituzioni monetarie europee .
·
La seconda
e' costituita dall'idea , del tutto conseguente a questa visione "
ideologica "di fondo per cui lo spazio di collocazione del PSI debba
essere individuato tra La sinistra moderata ed il centro cattolico , in una
sorta di trasposizione meccanica all'oggi ,in tutt'altro quadro di riferimenti
strutturali ed economici , del ruolo di governo complessivo della societa'
svolto in epoca precedente dal PSI di Carxi con obiettivi e funzioni assolutamente
diverse .
·
Questa
seconda idea , conseguenza della prima , ha portato il gruppo dirigente del
Partito a non voler comprendere la natura originariamente conservatrice di
tutta l'esperienza della II repubblica , come involucro istituzionale della introduzione
del neo-liberismo nella nostra societa' e dello stravolgimento della
nostra" costituzione materiale" , ed a non voler trarre le logiche
conseguenze politiche dalla interpretazione del ruolo svolto nella attuazione
di questi processi dal PDS -DS -PD .
·
Questi vizi
di analisi del Gruppo dirigente Socialista costituiscono le ragioni di fondo
dell'accordo con Bersani , a cui Nencini arriva evitando coscentemente , per
non dover fare altro , di prendere atto che PD e' il prodotto automatico di
tutte le contraddizioni dell'Ulivo , contenendo nel suo DNA l'obiettivo
politico di gestire al meglio la deriva liberista della II Repubblica , ed
essendo
·
un partito
che ha bisogno per supplire ai suoi limiti di identita' e di rappresentanza
reale di continui anabolizzanti , come " il voto utile" , le soglie
di sbarramento , la legittimazione dei poteri forti , la demonizzazione delle
posizioni ad esso contrapposte, a destra come a sinistra .
·
L'accordo
con l'UDC , a cui e' finalizzata la " Dichiarazione d'intenti " di
Bersani nasce pertanto dal fatto che il PD non puo' evitare in alcun modo, per
questi motivi ,di proporsi come il sostenitore reale dell'agenda Monti , e come
l'interlocutore piu' affidabile per portare a termine tutti i processi sociali
ed economici necessari a rendere sostenibile per il paese l'appartenenza al
sistema euro , cosi come concepito dai trattati attuali .
·
Il PD e' un
partito assolutamente di Sistema , e questo e' il suo unico elemento di
certezza e di identificazione . Per queste ragioni di fondo la sua "
Dichiarazione d'intenti " rappresenta il vestitino pulito di una scelta di
alleanze e di programmi definito senza esitazione da tempo da tempo .L'unico
problema del PD e' ora quello di costruire un percorso verso questo obiettivo
che gli consenta di aggregare su questo disegno il massimo della forza
elettorale possibile , o quanto meno di ridurre al minimo le possibili
defezioni , ed il metodo usato sara' sempre quello solito della demonizzazione
delle alternative , e della attribuzione ad altri delle ragioni di un presunto
stato di emergenza di cui responsabilmente e' costretto, suo malgrado, a farsi
carico
·
In parole
povere lo stesso usato nella II repubblica , con tangentopoli , per
giustificare le sue scelte di modello .
·
A mio avviso
il fatto che il PSI accetti questa impostazione politica del PD costituisce un
errore storico che portera' alla scomparsa il Socialismo Italiano.
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