Napolitano:
Su di me sospetti assurdi, lasciato solo da partiti
Primi appuntamenti per i
due gruppi di 'facilitatori' scelti dal Quirinale per sbloccare l'impasse
politico. Alle 11 e alle 12 di ieri si sono ritrovati al Colle i due gruppi di
lavoro, uno di carattere economico sociale, l'altro di natura istituzionale, per
individuare priorità ed emergenze in grado di raccogliere, nel nome
dell'interesse generale, il favore di un ampio schieramento di forze politiche.
Non significa, ha precisato Filippo Bubbico, senatore del Pd e membro della 'commissione' istituzionale, "fare un governissimo o siglare un'alleanza strategica" ma "condividere priorità nell'interesse del paese". I tempi, assicura un altro 'saggio' Mario Mauro, capogruppo di Scelta civica a Palazzo Madama, "saranno molto concentrati", del resto, spiega con una battuta, "il buon Dio in sette giorni ha fatto molto di più". Che il tutto sia assolutamente "concentrato" lo confermano anche le parole, riportate dal Corriere della Sera, del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, 8-10 giorni al massimo. Parole molto amare perchè "lasciato solo dai partiti", "dopo sette anni sto finendo il mio mandato in un modo surreale, trovandomi oggetto di assurde reazioni di sospetto e dietrologie incomprensibili, tra il geniale e il demente".
Il senatore del Pdl Gaetano Quagliariello si dice fiducioso nel fatto che i due gruppi di lavoro possano essere "uno strumento per facilitare l'uscita da vicolo cieco nel quale siamo finiti", ma, avverte, "se diventeranno qualcosa di diverso per ampliare la palude sarò il primo a denunciarlo". Tutto il partito del resto non arretra di un millimetro rispetto alla posizione già espressa nei giorni scorsi: o "da subito un governo di larga coalizione o le urne", spiega il capogruppo alla Camera Renato Brunetta, "tutte le altre strade sono da irresponsabili". Quagliariello? "Io non avrei mai accettato" l'invito del Colle, conclude.
Non significa, ha precisato Filippo Bubbico, senatore del Pd e membro della 'commissione' istituzionale, "fare un governissimo o siglare un'alleanza strategica" ma "condividere priorità nell'interesse del paese". I tempi, assicura un altro 'saggio' Mario Mauro, capogruppo di Scelta civica a Palazzo Madama, "saranno molto concentrati", del resto, spiega con una battuta, "il buon Dio in sette giorni ha fatto molto di più". Che il tutto sia assolutamente "concentrato" lo confermano anche le parole, riportate dal Corriere della Sera, del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, 8-10 giorni al massimo. Parole molto amare perchè "lasciato solo dai partiti", "dopo sette anni sto finendo il mio mandato in un modo surreale, trovandomi oggetto di assurde reazioni di sospetto e dietrologie incomprensibili, tra il geniale e il demente".
Il senatore del Pdl Gaetano Quagliariello si dice fiducioso nel fatto che i due gruppi di lavoro possano essere "uno strumento per facilitare l'uscita da vicolo cieco nel quale siamo finiti", ma, avverte, "se diventeranno qualcosa di diverso per ampliare la palude sarò il primo a denunciarlo". Tutto il partito del resto non arretra di un millimetro rispetto alla posizione già espressa nei giorni scorsi: o "da subito un governo di larga coalizione o le urne", spiega il capogruppo alla Camera Renato Brunetta, "tutte le altre strade sono da irresponsabili". Quagliariello? "Io non avrei mai accettato" l'invito del Colle, conclude.
Napolitano: Saggi un aiuto a sbloccare stallo
politico
Non
indicheranno soluzioni ma misureranno convergenze possibili
"Attraverso
questi gruppi si può concorrere almeno a creare condizioni più favorevoli allo
scopo di sbloccare una situazione politica irrigidita in posizioni
inconciliabili". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano rivolgendosi ai gruppi di lavoro che oggi sono stati al Quirinale ricordando
di essersi "trovato in una condizione di impossibilità a proseguire nella
ricerca di una soluzione alla crisi di governo, data la rigidità delle
posizioni delle principali forze politiche".
"Questo non significa, se mi permettete, che questi gruppi di lavoro
indicheranno un tipo o un altro di soluzioni di governo - ha precisato il Capo
dello Stato -. Indicheranno quali sono, rimettendo un pò al centro
dell'attenzione problemi seri, urgenti e di fondo del paese, questioni da
affrontare, sia di carattere istituzionale sia di carattere economico-sociale
nel contesto europeo, anche permettendo una misurazione delle divergenze e
convergenze in proposito".
Grillo: No fiducia a governo politico o
pseudo tecnico
Sono foglie
di fico votate dai partiti
In un post sul suo blog
dal titolo 'I puntini sulle i', Beppe Grillo interviene per fare quello che
definisce un "breve riassunto sugli ultimi accadimenti per i distratti e/o
in malafede".
E in primis, il comico genovese ci tiene a ribadire: "Il M5S non accorderà nessuna fiducia, o pseudo fiducia, a un governo politico o pseudo tecnico (in sostanza di foglie di fico votate dai partiti)".
E in primis, il comico genovese ci tiene a ribadire: "Il M5S non accorderà nessuna fiducia, o pseudo fiducia, a un governo politico o pseudo tecnico (in sostanza di foglie di fico votate dai partiti)".
Alfano: Se prosegue stallo restano solo urne
a giugno
Bersani
occupa tutte le istituzioni? Non c'è spazio per dialogo
Se il Pd "si oppone
alla collaborazione e impedisce la formazione di una maggioranza e di un
Governo, restano solo le urne a giugno". Lo afferma il segretario del Pdl
Angelino Alfano, in una dichiarazione nella quale accusa il Pd di pensare ad
una "fazione", e "non alla Nazione". "Se Bersani vuole
occupare tutte le istituzioni, non c'è alcuno spazio per il dialogo",
avverte ancora Alfano.
Bersani: Pronto a farmi da parte ma strada è
la nostra
"Lavorare
intorno a un doppio registro"
Pier Luigi Bersani è
pronto a fare anche un passo indietro, ma "la strada" da seguire è
quella indicata dal Pd: un governo tra le forze più affini e una collaborazione
larga sulle riforme. Lo ha detto il leader democratico durante una conferenza
stampa: "Affiniamola, discutiamone, ma quella è secondo noi l'unica pista
possibile: lavorare attorno a questo doppio registro. E' realistico, è
credibile: noi pensiamo che questo tema non potrà che riproporsi in questi
termini, che non può essere risolto andando a nuove elezioni".
Il leader Pd ha aggiunto: "Quella è la strada, la strada che ha detto il Pd. Per aiutare questa strada Bersani c'è, se Bersani fosse un ostacolo Bersani è a disposizione. Prima di tutto c'è l'Italia".
Il leader Pd ha aggiunto: "Quella è la strada, la strada che ha detto il Pd. Per aiutare questa strada Bersani c'è, se Bersani fosse un ostacolo Bersani è a disposizione. Prima di tutto c'è l'Italia".
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