Pensare Globale e Agire Locale

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mercoledì 3 aprile 2013

ITALIA - 'Saggi' al Colle. Niet Pd a governissimo, Pdl vuole urne


Napolitano: Su di me sospetti assurdi, lasciato solo da partiti

Primi appuntamenti per i due gruppi di 'facilitatori' scelti dal Quirinale per sbloccare l'impasse politico. Alle 11 e alle 12 di ieri si sono ritrovati al Colle i due gruppi di lavoro, uno di carattere economico sociale, l'altro di natura istituzionale, per individuare priorità ed emergenze in grado di raccogliere, nel nome dell'interesse generale, il favore di un ampio schieramento di forze politiche.

Non significa, ha precisato Filippo Bubbico, senatore del Pd e membro della 'commissione' istituzionale, "fare un governissimo o siglare un'alleanza strategica" ma "condividere priorità nell'interesse del paese". I tempi, assicura un altro 'saggio' Mario Mauro, capogruppo di Scelta civica a Palazzo Madama, "saranno molto concentrati", del resto, spiega con una battuta, "il buon Dio in sette giorni ha fatto molto di più". Che il tutto sia assolutamente "concentrato" lo confermano anche le parole, riportate dal Corriere della Sera, del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, 8-10 giorni al massimo. Parole molto amare perchè "lasciato solo dai partiti", "dopo sette anni sto finendo il mio mandato in un modo surreale, trovandomi oggetto di assurde reazioni di sospetto e dietrologie incomprensibili, tra il geniale e il demente".

Il senatore del Pdl Gaetano Quagliariello si dice fiducioso nel fatto che i due gruppi di lavoro possano essere "uno strumento per facilitare l'uscita da vicolo cieco nel quale siamo finiti", ma, avverte, "se diventeranno qualcosa di diverso per ampliare la palude sarò il primo a denunciarlo". Tutto il partito del resto non arretra di un millimetro rispetto alla posizione già espressa nei giorni scorsi: o "da subito un governo di larga coalizione o le urne", spiega il capogruppo alla Camera Renato Brunetta, "tutte le altre strade sono da irresponsabili". Quagliariello? "Io non avrei mai accettato" l'invito del Colle, conclude.

Napolitano: Saggi un aiuto a sbloccare stallo politico


Non indicheranno soluzioni ma misureranno convergenze possibili


"Attraverso questi gruppi si può concorrere almeno a creare condizioni più favorevoli allo scopo di sbloccare una situazione politica irrigidita in posizioni inconciliabili". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano rivolgendosi ai gruppi di lavoro che oggi sono stati al Quirinale ricordando di essersi "trovato in una condizione di impossibilità a proseguire nella ricerca di una soluzione alla crisi di governo, data la rigidità delle posizioni delle principali forze politiche".
"Questo non significa, se mi permettete, che questi gruppi di lavoro indicheranno un tipo o un altro di soluzioni di governo - ha precisato il Capo dello Stato -. Indicheranno quali sono, rimettendo un pò al centro dell'attenzione problemi seri, urgenti e di fondo del paese, questioni da affrontare, sia di carattere istituzionale sia di carattere economico-sociale nel contesto europeo, anche permettendo una misurazione delle divergenze e convergenze in proposito".


Grillo: No fiducia a governo politico o pseudo tecnico


Sono foglie di fico votate dai partiti


In un post sul suo blog dal titolo 'I puntini sulle i', Beppe Grillo interviene per fare quello che definisce un "breve riassunto sugli ultimi accadimenti per i distratti e/o in malafede".
E in primis, il comico genovese ci tiene a ribadire: "Il M5S non accorderà nessuna fiducia, o pseudo fiducia, a un governo politico o pseudo tecnico (in sostanza di foglie di fico votate dai partiti)".

Alfano: Se prosegue stallo restano solo urne a giugno


Bersani occupa tutte le istituzioni? Non c'è spazio per dialogo


Se il Pd "si oppone alla collaborazione e impedisce la formazione di una maggioranza e di un Governo, restano solo le urne a giugno". Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano, in una dichiarazione nella quale accusa il Pd di pensare ad una "fazione", e "non alla Nazione". "Se Bersani vuole occupare tutte le istituzioni, non c'è alcuno spazio per il dialogo", avverte ancora Alfano.

Bersani: Pronto a farmi da parte ma strada è la nostra


"Lavorare intorno a un doppio registro"


Pier Luigi Bersani è pronto a fare anche un passo indietro, ma "la strada" da seguire è quella indicata dal Pd: un governo tra le forze più affini e una collaborazione larga sulle riforme. Lo ha detto il leader democratico durante una conferenza stampa: "Affiniamola, discutiamone, ma quella è secondo noi l'unica pista possibile: lavorare attorno a questo doppio registro. E' realistico, è credibile: noi pensiamo che questo tema non potrà che riproporsi in questi termini, che non può essere risolto andando a nuove elezioni".

Il leader Pd ha aggiunto: "Quella è la strada, la strada che ha detto il Pd. Per aiutare questa strada Bersani c'è, se Bersani fosse un ostacolo Bersani è a disposizione. Prima di tutto c'è l'Italia".

Renzi: In questa situazione stiamo perdendo tempo


"Mentre il mondo ci chiede di correre a velocità doppia"

"Stiamo vivendo una situazione politico-istituzionale in cui stiamo perdendo tempo, e questo mentre il mondo ci chiede di chiedere di correre a velocità doppia". Lo ha detto Matteo Renzi, sindaco di Firenze, intervenuto al convegno per i 120 anni della Camera del lavoro di Firenze

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