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venerdì 26 aprile 2013

ITALIA - Monti: «Leader e senior fuori dal governo Letta»


Il Prof: «Io alleato con Berlusconi alle elezioni? Può essere».

Sabato, 27 Aprile 2013 - Per la squadra di governo sono ore bollenti. E Mario Monti a Otto e mezzo su La7 ha escluso di poter far parte del nuovo esecutivo: «Penso che per rafforzare il vigore del governo Letta sia importante che i leader dei partiti e i senior diano il loro appoggio, ma non entrino nel governo».
Al Prof è stato chiesto un voto al suo mandato: «Esprimo solo un voto, che il governo Letta faccia meglio, stavo dicendo, 'ancora' meglio».
LETTA DURERÀ QUATTRO ANNI. «Questo sarà un governo serio, durerà quattro anni, non vedo perché non deve durare», ha poi continuato il premier uscente, commentando l'esecutivo del vicesegretario del Partito democratico che deve ancora sciogliere la sua riserva. Dimenticando, però, che la scadenza naturale della legislatura è in realtà di cinque anni.
«A Letta ho detto del mio grande appoggio che intendo dargli: lui è la persona più adatta per il governo», ha detto Monti, aggiungendo che il democrat gli ha «chiesto una serie di consigli sull'architettura dell'esecutivo».
«IO CON BERLUSCONI? PUÒ ESSERE». E nel futuro? Potrebbe allearsi con Silvio Berlusconi alle prossime elezioni? «Può essere, dipenderà dalle politiche fatte nel frattempo, dalla credibilità conseguita e dalle alternative; la cosa di cui il Paese ha bisogno è andare avanti con le riforme». Quindi nessuna preclusione al Cav: «Penso che bisogna guardare più ai contenuti che alle persone e agli schieramenti», ha risposto il premier uscente.
Anzi, su Berlusconi, Monti ha speso anche qualche elogio: «È il più bravo di tutti in politica, lo dicono i fatti». Inoltre il Prof, parlando della sua fiducia sul Cav, ha spiegato che «i politici non si fidano al 100% gli uni degli altri però operiamo in modo trasparente di fronte all'opinione pubblica».
M5S? LA COLPA È DEI PARTITI. Sul Movimento 5 stelle, il premier uscente ha detto che il «mondo politico deve prendere spunti» dalle istanze portate avanti dalla formazione di Beppe Grillo, ma non ci deve «inginocchiare in modo quasi idolatrico a certe affermazioni».
Monti ha poi chiarito che anche «Scelta civica si caratterizzava come il M5s nella non condivisione della politica tradizionale» chiedendo riforme per il Paese. Ma il partito del comico ligure, è stata la critica avanzata da Monti, «si è autolimitato nella possibilità di realizzarle e non credo quindi che possa essere motivo di ispirazione».
Quindi il Prof ha rispedito al mittente le critiche che imputano al suo governo l'affermazione del M5s: non è così, ha spiegato Monti: «È stata la carenza dei partiti nel non fare le riforme che lo ha alimentato».

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