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lunedì 15 aprile 2013

ITALIA - Colle, Casaleggio boccia Prodi. Poi precisa: Se M5S lo vota è ok


L'ideologo del M5s: "Ci rimettiamo sempre alle decisioni dei nostri sostenitori"


Torino, 15 apr. - "Noi ci rimettiamo sempre alle decisioni del movoemtno. Se la maggior parte del movimento dovesse votare Prodi o chi per lui... allora sarà lui". Ha corretto il tiro l'ideologo del Movimento 5 Stelle Gianroberto Casaleggio al termine dell'incontro con gli imprenditori, promosso da Confapri a Torino. Il guru M5S, infatti, supervisore della comunicazione del movimento e gestore delle quirinarie, inizialmente aveva auspicato la scelta di un candidato "che sia super partes e preferibilmente non venga dal mondo politico e che rappresenti tutti gli italiani". Frase che era subito sembrata un chiaro veto su Prodi e Bonino.

Oggi gli attivisti del Movimento 5 stelle votano per scegliere il candidato alla presidenza della Repubblica. Si vota fino alle 21, i risultati dovrebbero essere diffusi domani, se non ci saranno nuove anomalie tecniche dopo quelle che hanno portato la scorsa settimana alla ripetizione del primo turno. Domani poi l'incontro con il Pd, fra due delegazioni guidate dai capigruppo, di cui i Cinque stelle hanno chiesto ancora una volta la diretta streaming.

Il meccanismo delle cosiddette quirinarie è quello noto del sondaggio on line per gli iscritti registrati entro la fine del 2012. Le nove personalità in lizza, selezionate al primo turno di venerdì scorso, sono Emma Bonino, Gian Carlo Caselli, Dario Fo, Milena Gabanelli, Ferdinando Imposimato, Romano Prodi, Stefano Rodotà, Gino Strada Luigi e Gustavo Zagrebelsky. In ordine alfabetico, perché sul blog di Beppe Grillo, sede ufficiale del movimento e strumento della votazione, non sono stati resi noti né i risultati del primo turno né il numero dei votanti effettivi, ma solo quello degli aventi diritto, poco meno di 50mila. Forse perché i comunicatori M5S hanno giudicato un po' ristretto il campione che si è effettivamente espresso nel voto.

Ma cosa accadrà se dopo i tre scrutini ci dovesse essere la possibilità di convergere con altre forze politiche su un candidato al Quirinale che facesse parte della rosa dei nove votata al primo turno delle quirinarie? Cioè non il candidato scelto nell'odierno ballottaggio on line ma comunque una personalità fra le più votate dagli attivisti? "Voteremo solo il nostro candidato", ha precisato la capogruppo 'grillina' alla Camera Roberta Lombardi, "è una scelta di metodo". Ma chi l'ha deciso il metodo? E' prevedibile che qualche malumore esploda alla vigilia di un eventuale quarto scrutinio e che alla fine i capigruppo di Camera e Senato siano costretti a convocare un'assemblea congiunta degli eletti a 5 stelle. "Non lo abbiamo deciso da nessuna parte", è il lapidario commento di Tommaso Currò, deputato M5S già protagonista di qualche polemica per la carenza di dibattito interno sulle scelte strategiche del movimento in Parlamento.

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