Koktish: "Hanno pensato e ripensato a 'come', non a 'cosa' dire"
Mosca, 13 mar. - Ha "perso il treno" l'opposizione russa contro Vladimir Putin. Lo dimostra la scarsa affluenza alla manifestazione di sabato scorso nel centro di Mosca. E secondo molti analisti a nulla serviranno i tentativi di riorganizzazione, proposti in questi giorni sul LiveJournal del blogger Aleksey Navalny. "Avevano una buona possibilità di diventare una forza politica e non l'hanno usata" ha detto a Tmnews Kirill Koktysh, docente di teoria politica all'Università di Mosca MGIMO. "Hanno pensato e ripensato al 'come' e non a 'cosa' dire. Non hanno saputo avanzare proposte significative e ora il treno non ripasserà più". Anzi, peggio. Secondo il professore, Navalny e compagni hanno offerto su un piatto d'argento a Putin, neoeletto leader del Cremlino, la chance di rispondere con soluzioni proprie, al malcontento "ancora comunque molto diffuso e sempre alto".
La realtà dei fatti, però, ci consegna una Russia, dove, finalmente si sta formando un'opinione pubblica. E non per comando dall'alto. A fronte di questo - in effetti - la protesta si è negli ultimi tempi "atomizzata" e non ha saputo "proporre soluzioni", secondo Koktysh. Questo non significa che ora la strada per Putin sia tutta in discesa. Se non si andrà più in piazza in massa, potrebbero sorgere problemi di altro genere. Anche nell'esercizio del potere. Ma la fronda dura dell'opposizione, non demorde. E se oggi Navalny sul suo blog espone tutti i punti della riprogrammazione della protesta, "altre proteste non mancheranno", sostiene Ilya Yashin, esponente di Solidarnosh, autore di uno striscione anti Putin issato davanti al Cremlino.
La realtà dei fatti, però, ci consegna una Russia, dove, finalmente si sta formando un'opinione pubblica. E non per comando dall'alto. A fronte di questo - in effetti - la protesta si è negli ultimi tempi "atomizzata" e non ha saputo "proporre soluzioni", secondo Koktysh. Questo non significa che ora la strada per Putin sia tutta in discesa. Se non si andrà più in piazza in massa, potrebbero sorgere problemi di altro genere. Anche nell'esercizio del potere. Ma la fronda dura dell'opposizione, non demorde. E se oggi Navalny sul suo blog espone tutti i punti della riprogrammazione della protesta, "altre proteste non mancheranno", sostiene Ilya Yashin, esponente di Solidarnosh, autore di uno striscione anti Putin issato davanti al Cremlino.
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