Candidato Ps: no a Patto fiscale se non stimola crescita
Parigi, 16 mar. - "Angela Merkel non decide a nome di tutti gli europei: la Francia non è un Paese qualsiasi, è un grande Paese": lo ha affermato il candidato socialista alla presidenza francese, François Hollande, intervistato dalla rete televisiva France2.
Hollande ha ribadito la propria contrarietà al Patto fiscale europeo non verrà riformato con delle misure che stimolino la crescita economica: "Farò in risparmi necessari, ma non sacrificherò gli interessi del mio Paese: se l'Unione Europea non è capace di prendere decisioni, non lo ratificherò, non sarebbe la prima volta" ha spiegato il leader socialista alludendo al "no" francese del 2005 al Trattato Costituzionale dell'Unione.
A sorpresa, Hollande si è schierato a favore di una limitazione - decisa di volta in volta dal Parlamento - a seconda della situazione economica - all'immigrazione; quanto all'imposta patrimoniale, propone di tornare ai livelli precedenti alla riforma dell'attuale governo; in caso di vittoria, infine, ha annunciato di voler congelare il prezzo della benzina "per tre mesi".
Hollande è dato favorito dai sondaggi a poco più di un mese dal voto: sebbene Nicolas Sarkozy lo abbia avvicinato - e, per almeno una rilevazione, superato - al primo turno, il ballottaggio premia comunque il candidato socialista, accreditato di almeno il 54% delle preferenze.
Hollande ha ribadito la propria contrarietà al Patto fiscale europeo non verrà riformato con delle misure che stimolino la crescita economica: "Farò in risparmi necessari, ma non sacrificherò gli interessi del mio Paese: se l'Unione Europea non è capace di prendere decisioni, non lo ratificherò, non sarebbe la prima volta" ha spiegato il leader socialista alludendo al "no" francese del 2005 al Trattato Costituzionale dell'Unione.
A sorpresa, Hollande si è schierato a favore di una limitazione - decisa di volta in volta dal Parlamento - a seconda della situazione economica - all'immigrazione; quanto all'imposta patrimoniale, propone di tornare ai livelli precedenti alla riforma dell'attuale governo; in caso di vittoria, infine, ha annunciato di voler congelare il prezzo della benzina "per tre mesi".
Hollande è dato favorito dai sondaggi a poco più di un mese dal voto: sebbene Nicolas Sarkozy lo abbia avvicinato - e, per almeno una rilevazione, superato - al primo turno, il ballottaggio premia comunque il candidato socialista, accreditato di almeno il 54% delle preferenze.
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