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martedì 13 marzo 2012

MACEDONIA: Scontri etnici: partite trasferite e proteste a Tirana

Nuova ondata di tensioni con la minoranza albanese

Belgrado, 13 mar.  - Sulla scia della nuova ondata di incidenti etnici tra la minoranza albanese-musulmana e la maggioranza slavo-ortodossa, la Federazione calcio macedone (Ffm) ha deciso di trasferire in altre località quattro partite della massima serie macedone, in calendario nello stadio di Tetovo, città del nord-ovest a maggioranza albanese. Solo lo scorso fine settimana, 14 persone, di entrambe le etnie, sono rimaste ferite in episodi di violenza messi in campo da entrambi i fronti, principalmente nella stessa Tetovo e nella capitale, Skopje. Immediata l'unanime condanna della Comunità internazionale, Unione europea in testa, mentre la crisi assume risvolti regionali, con le prime proteste in Albania, di solidarietà ai 'fratelli' albanesi in Macedonia.

"Sulla base di un rapporto di polizia è stata presa la decisione di giocare quattro partite del campionato macedone fuori da Tetovo", informa in una nota la Ffm, che ha disposto anche il divieto di ingresso allo stadio dei tifosi in trasferta. Delle squadre che condividono lo stadio di Tetovo, sotto stretta osservazione è FK Skendija. La più forte squadra albanese del campionato è infatti reduce da un caldissimo match contro la macedone 'Vardar Skopje', prima in classifica: due tifosi albanesi sono stati arrestati durante incidenti con la polizia. Le altre due società calcistiche colpite dal provvedimento sono 'KF Teteks' e 'FK Renova Dzepciste'.

Appello alla calma del presidente dopo scontri etnici

Ivanov: in Macedonia non c'è spazio per intolleranza e violenza

Skopje, 13 mar. - Il presidente macedone Gjorge Ivanov ha lanciato ai suoi compatrioti un appello a respingere la violenza e ha promesso fermezza da parte delle autorità a seguito di una serie di incidenti tra le due proncipali comunità del paese, macedone e albanese. "Mi appello a tutti i cittadini perchè dicano no alla violenza, non si lascino provocare e tendano la mano all'amicizia" ha detto Ivanov davanti alla stampa. "In Macedonia non c'è posto per i conflitti etnici, l'intolleranza, la violenza. Ci ricordiamo tutti degli scontri etnici di dieci anni fa. Li abbiamo superati insieme, abbiamo voltato pagina" ha sottolineato.

Una quindicina di persone è stata ferita in occasione di vari incidenti interetnci da giovedì a oggi, nella capitale Skopje e e a Tetovo, nel nordovest del paese, cittadina a maggioranza albanese. Una mezza dozzina di persone è stata arrestata, ma la polizia non ne ha rivelato la provenienza etnica. Secondo la stampa all'origine dei disordini ci sono giovani radicali di entrambe le etnie.

Le relazioni tra albanesi e macedoni sono tesa dal 2001, quando sette mesi di conflitto opposero le forze governative alla guerriglia locale albanese. Il conflitto si concluse con l'accordo di Ohrid nell'agosto 2001, che prevede maggiori tutele per gli albanesi, una minoranza di circa il 25% dei due milioni di abitanti della Macedonia.

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