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lunedì 11 febbraio 2013

EU/Corruzione: I politici sotto l’occhio di Bruxelles

6 febbraio 2013  Diário de Notícias, euobserver.com, Expansión

“L’Europa vuole indagare sui parenti dei politici sospettati di corruzione”, titola Diário de Notícias dopo che la Commissione europea ha presentato un piano per combattere il riciclaggio di denaro, la corruzione e il traffico di droga. La direttiva dovrebbe aumentare la sorveglianza su “persone politicamente esposte” che potrebbero essere corrotte da reti che finanziano il terrorismo e organizzazioni dedite al riciclaggio di denaro. Secondo il quotidiano di Lisbona

la nuova politica dovrebbe inserire capi di stato, ministri, parlamentari e giudici tra gli obiettivi della lotta contro il crimine organizzato. […] Le indagini si concentreranno sui familiari stretti e i soci di persone che ricoprono incarichi politicamente esposti, […] ma anche sul personale delle organizzazioni internazionali.

La proposta prevede inoltre alcune sanzioni, spiega EUobserver:

I dipendenti potrebbero ricevere una multa fino a cinque milioni di euro, mentre per le aziende la sanzione potrebbe raggiungere il dieci per cento del volume d’affari se non rispetteranno le regole anti-riciclaggio. […] Tra le altre sanzioni proposte ci sono la revoca della licenza bancaria agli istituti coinvolti, l’interdizione dei dirigenti dagli incarichi di vertice e l’esposizione pubblica.

Per limitare i casi di corruzione e riciclaggio la direttiva obbliga le banche e gli altri operatori finanziari a seguire procedure di controllo precise, elencate nel dettaglio dal quotidiano economico spagnolo Expansión:

procedere a una verifica sui clienti, mantenere registri accurati, effettuare controlli interni e archiviare le transazioni sospette. La direttiva riguarderà anche avvocati, notai, contabili, agenzie immobiliari e casinò. Inoltre gli enti coinvolti dovranno mettere a punto una procedura per verificare se il cliente è realmente la persona coinvolta, e in caso di “relazioni commerciali rischiose” dovranno chiedere il permesso della direzione, determinare l’origine dei fondi inclusi nella transazione e aumentare la sorveglianza sulla relazione commerciale.

La proposta arriva in un momento di grande imbarazzo per il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy, aggiunge Expansión,

dopo che i quotidiani El Mundo ed El País hanno rivelato che gli alti funzionari del suo Partito popolare hanno ricevuto pagamenti che potrebbero essere derivati da denaro sporco.

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