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lunedì 11 febbraio 2013

CITTA' DEL VATICANO - Ecco i precedenti dei pontefici dimissionari.

Prima di tutto la differenza dei termini : un Papa abdica non si dimette. Perché le dimissioni sono previste quando c’è di mezzo un contratto di lavoro.

L’abdicazione, dal latino “abdicatio” è una rinuncia ad una carica, ed è un termine usato solo per gli atti dei Re, Imperatori e dei Papi appunto. E nessuno la può discutere o rifiutare, come invece può accadere come nel caso delle dimissioni.

Detto questo, nella storia l’abdicazione di un Papa dal trono di Cristo non è un fatto molto frequente, anzi rarissimo perché è una carica a vita e la prassi prevede che solo alla morte del Pontefice in carica si provveda con un conclave all’elezione del successore. Comunque ecco quelli che sono i casi conosciuti nella storia.

Clemente I  (in carica dal 88 al 97 dC): vescovo di Roma fu arrestato e mandato in esilio e non volendo che la Chiesa ed i fedeli rimanessero senza la loro guida, fece in modo che al soglio pontificio venisse eletto Evaristo.

Ponziano, santo (230 - 235) - Il vescovo Ponziano (allora non c’era ancora il titolo di papa) fu comandato “ad metalla” cioè al lavoro forzato nelle miniere in Sardegna ove poi morì per gli stenti della prigionia ed egli, già al momento del suo forzato allontanamento da Roma, aveva rinunciato formalmente al proprio incarico, invitando la comunità ad eleggergli un successore.

Papa Silverio (dal 536 al 537 dC) costretto ad abdicare in favore di Papa Vigilio

Giovanni XVIII, Giovanni Fasano (1009 circa) - Era diventato papa per volontà di Giovanni Crescenzio III (uno dei capi delle fazioni nobiliari romane che da anni si arrogavano il diritto di imporre ai romani ed al clero il nominativo del papa da eleggere). Non è però proprio certo che sia stato dimissionario.

Benedetto IX, Teofilatto dei conti di Tuscolo (1032 - 1045) - Gli fu affidato il papato dal padre Alberico, capo della fazione dei Tuscolo, che consideravano il papato come una eredità familiare. Nel 1044 a Roma scoppiò una sommossa contro lo strapotere dei Tuscolo. Benedetto IX venne detronizzato e gli si contrappose Silvestro III, che però venne a sua volta cacciato via; Benedetto IX venne reintegrato, ma cedette la tiara per denaro al suo padrino di battesimo, l’arciprete Giovanni Graziano. Inoltre lo stesso Enrico III fece dichiarare deposti in contemporanea tre papi: Benedetto IX, Silvestro III e Gregorio VI.

Celestino V Santo, Pietro da Morrone (1294) - Fu un uomo di grande santità, eremita per molti anni, ma che non aveva esperienza di governo. Fu succube di Carlo II d’Angiò (detto lo Zoppo) e trasferì la sede apostolica a Napoli. Abdicò dopo cinque mesi di pontificato e chiese di poter tornare nel suo eremo. Ma il suo successore Bonifacio VIII lo tenne rinchiuso nella rocca di Fumone in provincia di Frosinone fino alla morte (1296). Secondo una voce popolare assai diffusa, Bonifacio VIII - temendo uno scisma che i suoi oppositori avrebbero potuto provocare - lo avrebbe fatto strangolare.

Gregorio XII, Angelo Correr (1406 - 1415) - Fu eletto all’età di ottanta anni. Ebbe un papato tormentato dalla presenza di più antipapi. Si dimise all’età di novanta anni, ma restò nella carica di cardinale vescovo. Si era in quel periodo che gli storici chiamano “lo scisma d’occidente” la cui confusione portò alla presenza di tre Papi: Gregorio XII – Papa di Roma, Benedetto XIII – Papa di Avignone e l’antipapa Giovanni XXIII

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