Pensare Globale e Agire Locale

PENSARE GLOBALE E AGIRE LOCALE


giovedì 9 febbraio 2012

GOVERNO: Carceri Ok Camera a fiducia, 420 sì, 78 no, 35 astenuti

A favore Pdl, Pd e Terzo polo. Contrari Lega e Idv

Roma, 9 feb.  - La Camera ha concesso la fiducia al Governo sul decreto carceri promosso dal ministro della Giustizia Paola Severino. Il risultato del voto nell'aula di Montecitorio è stato di 420 favorevoli, 78 contrari, 35 astenuti.

A favore del provvedimento si erano pronunciati, in sede di dichiarazione di voto, Pdl, Terzo polo e Pd (ma con l'astensione dei deputati radicali). Contrari Lega e Idv. Il provvedimento era in seconda lettura, quindi è convertito in legge.

Tra i punti qualificanti del decreto, che il Governo ha chiesto di votare nello stesso testo già approvato dal Senato, la destinazione agli arresti domiciliari, in prima istanza, degli arrestati in flagranza per reati minori di competenza del giudice monocratico; la possibilità di scontare gli ultimi 18 mesi di pena residua ai domiciliari; la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari entro il 31 marzo 2013.

Il decreto carceri, sul quale il Governo ha ottenuto oggi il voto di fiducia della Camera "non è una resa dello Stato né una legge scaricabarile". Il ministro della Giustizia Paola Severino ha replicato così alle polemiche di Idv e Lega Nord sul provvedimento.

A giudizio della guardasigilli la rappresentazione del decreto come "svuota-carceri" ha "suscitato un certo allarme. Io ci ho pensato molto, lo chiamerei salva-carceri perché le salva dal degrado". Quanto ai 'distinguo' in aula da parte di alcuni esponenti della maggioranza che pure ha garantito la fiducia, "il Parlamento dovrebbe sapere - ha detto Severino - che oltre a questo decreto che affronta con urgenza il sovraffollamento c'è un altro provvedimento, un disegno di legge varato dal Consiglio dei ministri nel quale il problema carcerario viene affrontato in maniera più completa, con le misure alternative alla detenzione e con il lavoro carcerario". Insomma, per il ministro il decreto, sul quale la camera dovrà esprimere il voto finale martedì prossimo, "è solo un pezzetto del mosaico".

Un mosaico che vede "altri tre fronti aperti". Oltre al ddl, "il piano per l'edilizia carceraria e i fondi per la ristrutturazione di quelli esistente, perché ci sono carceri in cui non c'è l'acqua calda o non sempre funziona il riscaldamento", quindi c'è da garantire "la dignità delle persone".

Nessun commento:

Posta un commento