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giovedì 16 febbraio 2012

PRIMARIE PD: la faida dei soldi

Palermo, Faraone: «Aiuti a Borsellino». Misiani smentisce.
L'accusa è di quelle che rischiano di rompere del tutto i già precari equilibri politici all'interno del Partito democratico siciliano. Davide Faraone, candidato alle primarie del centrosinistra per la corsa a sindaco di Palermo, l'unico tra i quattro concorrenti a essere iscritto al Pd, ma non sostenuto dal suo partito, ha denunciato favoritismi e boicottaggi per la campagna elettorale: «È scandaloso ed è scorretto che alle primarie di Palermo il Pd nazionale, il mio partito, finanzi la campagna elettorale di Rita Borsellino».
SFIDA A QUATTRO. Il 4 marzo, il “Renzi siciliano” sfiderà Borsellino, candidata che si definisce della «società civile e senza alcuna tessera di partito», ma che ha il sostengo del Pd e dell'Idv dopo l'accordo con Leoluca Orlando, Fabrizio Ferrandelli, ex capogruppo dell'Italia Dei Valori in Comune, ora espulso dal partito, sostenuto dall'area del Pd siciliano che fa capo a Giuseppe Lumia e Antonello Cracolici, e l'outsider Antonella Monastra, vicina ai movimenti.
«Abbiamo notizie certe del fatto che il Pd sta finanziando la campagna di Rita Borsellino, la cui immagine, in manifesti 6x3 ha riempito Palermo in pochi giorni», hanno spiegato dallo staff di Faraone precisando che la loro campagna elettorale «è tutta autofinanziata, con sottoscrizioni e cene».
BORSELLINO SMENTISCE. Dal quartier generale di Borsellino però hanno smentito nettamente qualsiasi finanziamento da parte del Pd: «Borsellino sta pagando tutti gli eventi e la pubblicità per la campagna elettorale delle primarie con il fund raising. Non abbiamo ricevuto soldi dal Partito», hanno precisato. «Se il Pd o l'Idv vorranno organizzare degli eventi per le primarie e pagarli di tasca loro sono liberi di farlo. Ma noi ci finanziamo da soli».

Misiani: «Non finanziamo i singoli, solo il Partito se lo richiede»

La questione innervosisce e non poco anche Roma. Contattato il tesoriere del Pd, Antonio Misiani, ha negato qualsiasi coinvolgimento economico del Partito nella campagna a sostegno di Rita Borsellino: «La nostra regola, quando ci sono più candidati per le primarie, è non finanziare nessuno di loro. Non eroghiamo alcun contributo ai singoli. Se il partito da Palermo ci chiederà un sostegno economico per organizzare le primarie, per esempio per i gazebo, offriremo il nostro contributo, ma finora non sono state avanzate richieste».
L'ATTACCO AL TESORIERE. Tutto chiarito? Nient'affatto. «Abbiamo notizie certe di finanziamenti del Pd a Rita Borsellino», ha ribadito Faraone. «Se Misiani, che è il tesoriere nazionale del Pd, non sa che da Roma sono già arrivati i soldi a Palermo per Rita Borsellino, il partito ha un problema. Perché, o il tesoriere non gestisce il tesoro, o mente sapendo di mentire. Tra le due opzioni non so qual è la peggiore».
DUBBI SU FERRANDELLI. Polemiche che non sembrano affatto destinate a placarsi. Anche dall'entourage di Borsellino infatti sono stati avanzati alcuni dubbi sul sostegno economico ai competitor: «Invece di accusare noi che ci autofinanziamo, perché non chiedono a Ferrandelli, che va in giro a organizzare eventi con Giuseppe Lumia e Antonello Cracolici, l'ultimo all'Hotel Palace qualche giorno fa, dove prende i soldi?».
Le accuse tra piddini insomma non mancano, ma la trasparenza scarseggia per tutti. Nessuno dei candidati alle primarie palermitane, infatti, ha ancora reso pubblici i finanziatori delle proprie campagne, i costi e come sono stati coperti. Tutti assicurano che lo faranno. Ma a fine corsa.

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