Pensare Globale e Agire Locale

PENSARE GLOBALE E AGIRE LOCALE


venerdì 24 febbraio 2012

RUSSIA: Putin non esclude possibilità "nuova corsa armamenti"

Invita Usa a "essere più costruttivi" nei negoziati

Mosca, 24 feb.  - Vladimir Putin non esclude la possibilità di "una nuova corsa agli armamenti" anche se invita gli Usa a "essere più costruttivi nel processo di negoziazione" sulla difesa missilistica. Il candidato al Cremlino nelle ultime battute della sua campagna elettorale per le presidenziali del 4 marzo, non ha rinunciato alla tagliente dialettica nei contronti di Washington. Secondo lui gli Stati Uniti non vogliono condurre un dialogo con la Russia sulla difesa missilistica, ma cercano di creare un monopolio sull'invulnerabilità.

Però, ha fatto notare, la Russia ha "ancora qualcosa che deve spingere le controparti e i partner verso un lavoro più costruttivo di quello che abbiamo visto fino ad ora" e che dunque porterà gli Stati Uniti verso il dialogo sullo scudo missilistico globale americano e al suo segmento in Europa

Iran/ Putin: "sospettiamo" che Occidente voglia cambio di regime

Lotta alla proliferazione nucleare sarebbe solo paravento

Mosca, 24 feb.- A Mosca "si ha il sospetto" che l'Occidente voglia un cambiamento di regime in Iran, con il pretesto della lotta alla proliferazione nucleare. Lo ha detto il favoritissimo candidato al Cremlino Vladimir Putin, aggiungendo: "Lo penso anch'io". Poi ha spiegato: "E noi siamo in una posizione nettamente diversa da quella che stanno cercando di presentarci come un percorso generale del problema iraniano".

Le dichiarazioni di Putin sono state rilasciate a Sarov, in un incontro con esperti della sicurezza nazionale. In tale contesto il probabile prossimo presidente russo non era d'accordo con l'osservazione del presidente del Centro di studi politici della Russia, Vladimir Orlov. Questi ha suggerito che la Russia non ha una posizione indipendente sulla questione dell'Iran.

Nuova raffica di proteste. In piazza anche fan Putin

Iniziano le due settimane più calde dell'inverno russo

Mosca, 24 feb. - Una raffica di proteste e manifestazioni, 'anti' ma anche 'pro' Putin: da domani iniziano le due settimane più calde dell'inverno russo. Fino al voto del 4 marzo, per le presidenziali che in base ai sondaggi incoroneranno Vladimir Putin al primo turno. Ma anche dopo. Il 5 marzo, ad esempio, alla luce del mancato permesso, il deputato di opposizone Ilya Ponomarev ha proposto di tenere un incontro pubblico per aggirare il 'niet' ed arrivare addirittura in Piazza Rossa o la attigua piazza del Maneggio. Questa domenica invece, oltre alla catena umana voluta dal blogger Aleksey Navalny e dalle altre varie e diverse anime della contestazione, ci sarà come lasciato intendere già ieri da Dmitri Peskov, un'azione a sostegno a Putin. Il suo portavoce non aveva confermato, ma non aveva neppure escluso. Oggi invece dall'organizzazione della sua campagna elettorale si annuncia: i manifestanti si riuniscono a Piazza del Trionfo - ossia nel luogo da sempre negato all'opposizione - dopo di che si spargeranno per tutta la città. Nelle loro mani cartelli come: "Putin ama tutti" e "Alla vittoria di Putin manca una settimana".

A sorpresa il fronte più caldo potrebbe rivelarsi San Pietroburgo, più che Mosca. Per domani è attesa una maxi manifestazione nella capitale degli zar dove dovevano partecipare anche i nomi più noti della protesta. Ma un episodio lascia capire che l'ambiente si sta riscaldando: una rissa in piena regola, e persino degli spari, nella lite tra l'ex-membro del gruppo "Altra Russia" Igor Chepkasov e l'attivista Andrei Pesotsky. Nel corso di una riunione del comitato "per le elezioni eque" quest'ultimo ha sparato in aria con una pistola a gas, dopo pugni e insulti tra i due, nemici di lunga data. Tra l'altro Pesotsky, come Andrei Dmitrev, capo locale di Altra Russia e alcuni attivisti sono sotto inchiesta per attività estremiste nella città natale di Putin

La "prima volta" con Putin: sul web clip a doppio senso

Serie di video con allusioni sessuali punta a elettorato giovane

Mosca, 23 feb. - La prima volta si ha sempre un po' paura, ma "se ci si fida ed è per amore" non bisogna temere: e di Vladimir Putin ci si può fidare, conclude il primo di una serie di spot mirati ai giovani elettori, tutti giocati sui doppi sensi della prima esperienza sessuale e alle urne. I video sono proposti dal sito www.perviiraz.ru (pervi raz significa 'la prima volta'), di qualità professionale, realizzati dall'agenzia Aldus ADV anche se non è chiaro per ora se siano stati commissionati dallo staff della campagna elettorale dello stesso Putin. Sono però molto ripresi e cliccati su internet, anche con commenti negativi. "Perchè Russia Unita e i putinofili ci tengono a mostrare quanto sono idioti?", scrive ad esempio EnTe nel blog del sito di notizie '21region.org', scatenando una serie di simili opinioni.

Il primo video sulla 'prima volta' per Putin mostra una ragazza che confida a un medico le sue paure e lui la rassicura. "Certo, capisco, tutti hanno paura la prima volta. La cosa davvero importante è fidarsi della propria scelta, perchè la fiducia è amore, e la sua è una scelta di cui ci si può fidare", dice il dottore. A quel punto la telecamera si sposta sulla copertina di Time con il volto di Putin in prima pagina: "con lui, niente da temere". L'ultimo della serie di videoclip sulla "prima volta solo per amore" mostra le ragazze che hanno recitato per i video, che assicurano: "adesso sì che andremo a votare" e senza dubbi sulla scelta.

Scendono in piazza i fan di Putin e 'invadono' Mosca

Fino a 100.000 persone verso lo stadio "Luzhniki"

Mosca, 23 feb. - Saranno decine di migliaia oggi a scendere in piazza a Mosca per sostenere il ritorno al Cremlino del primo ministro Vladimir Putin, grande favorito alle presidenziali, nonostante sia emerso un movimento di opposizione inedito contro di lui negli ultimi mesi. Fino a 100.000 persone - secondo gli organizzatori - verso lo stadio "Luzhniki" per gridare il proprio favore al premier, al potere ormai da quasi 12 anni. L'azione è prevista per le ore 10 italiane. Dovrebbe durare fino alle 11.30, mentre la marcia sul lungofiume Fruzenskaja è già iniziata.

Oggi, a parte la manifestazione dove è atteso lo stesso Putin, sono in programma altri tre meeting. La scelta della data, che corrisponde alla Festa dei Difensori della Patria, in passato il giorno dell'Armata Rossa, lascia aperto qualche punto interrogativo. In genere infatti gli uomini russi usano la festività come contro altare dell'8 marzo, giorno della donna. Scendono in strada e spesso si ubriacano. Non di rado si scatenano le risse

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