mercoledì 15 febbraio 2012 - Riforme costituzionali e riforma della legge elettorale devono procedere in modo congiunto. Ridurre il numero dei parlamentari, restituire ai cittadini il diritto a scegliersi i deputati con il voto di preferenza, presentare ora una proposta di legge che renda i partiti strettamente legati all’art 49 della Costituzione, fattore essenziale per poter godere del finanziamento pubblico.
Questa la strada maestra da percorrere assieme al superamento del bicameralismo perfetto, alla previsione della fiducia costruttiva, alla centralità del Parlamento. Riforme, queste, necessarie per mettere la parola ‘fine’ alla Seconda Repubblica, fallita con danni gravissimi per i cittadini.
Non tutte le proposte socialiste sono state condivise dalla delegazione del PD.
E’ quanto è emerso dall’incontro avvenuto stamane tra una delegazione del Psi, guidata dal segretario nazionale, Riccardo Nencini, e una delegazione del PD, composta da Luciano Violante, Gianclaudio Bressa e Luigi Zanda
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