Cgil sul piede di guerra: leader Confindustria faccia dietrofront. Lei: art. 18 a volte è un alibi per i fannulloni
Roma, 21 feb. - Confindustria e Cgil ai ferri corti. complice la crescente tensione per riformare l'articolo 18, Emma Marcegaglia s'è fatta sfuggire un commento duro verso il sindacato di Susanna Camusso che ha reagito con fermezza. "Il sindacato non protegga i ladri ed i fannulloni, la riforma dell'articolo 18 servirà ad attrarre investimenti", ha sciabolato la presidente degli industriali italiani. Immediata la risposta della Camusso: "un'affermazione offensiva".
"Si possono avere e sostenere tesi e idee diverse, anche in modo forte - ha aggiunto il segretario confederale Fulvio Fammoni - ma così si dicono cose non vere che offendono e mettono in discussione il ruolo del sindacato confederale italiano. La Marcegaglia deve smentire queste affermazioni".
Nel pomeriggio è infine arrivata la replica a smorzare della leader degli industriali: "Nessuna mancanza di fiducia e rispetto nei sindacati confederali - ha chiarito Marcegaglia - ma a volte l'articolo 18 diventa un alibi dietro il quale si possono nascondere dipendenti infedeli, assenteisti cronici e fannulloni". Marcegaglia ha dunque ribadito di non avere "nessuna mancanza di fiducia e rispetto nei confronti dei sindacati confederali, con i quali abbiamo firmato l'importante accordo del 28 giugno sul lavoro e con i quali stiamo conducendo una trattativa seria e costruttiva".
"Si possono avere e sostenere tesi e idee diverse, anche in modo forte - ha aggiunto il segretario confederale Fulvio Fammoni - ma così si dicono cose non vere che offendono e mettono in discussione il ruolo del sindacato confederale italiano. La Marcegaglia deve smentire queste affermazioni".
Nel pomeriggio è infine arrivata la replica a smorzare della leader degli industriali: "Nessuna mancanza di fiducia e rispetto nei sindacati confederali - ha chiarito Marcegaglia - ma a volte l'articolo 18 diventa un alibi dietro il quale si possono nascondere dipendenti infedeli, assenteisti cronici e fannulloni". Marcegaglia ha dunque ribadito di non avere "nessuna mancanza di fiducia e rispetto nei confronti dei sindacati confederali, con i quali abbiamo firmato l'importante accordo del 28 giugno sul lavoro e con i quali stiamo conducendo una trattativa seria e costruttiva".
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