Un
misto fra la politica sud americana e la democrazia iraniana
"Le tredici società in Costa Rica dell'autista
e della cognata di Grillo" (A proposito di pulizia morale dei politici
italiani)
Lo scrive
L'Espresso. E in un'intervista a Time"Tredici società
aperte dall’autista di Grillo in Costa Rica e dalla cognata del leader di M5S.
Per compiere investimenti e operazioni immobiliari, incluso un resort di lusso.
In un Paese inserito nella lista nera dei paradisi fiscali’’. E’ quanto scrive
L’Espresso in una anticipazione. Grillo dal suo blog: "L’accanimento delle
tv che ha raggiunto limiti mai visti"
Roma, 7
marzo 2013 - "Tredici società aperte dall’autista di Grillo in
Costa Rica e dalla cognata del leader di M5S. Per compiere investimenti
e operazioni immobiliari, incluso un resort di lusso. In un Paese
inserito nella lista nera dei paradisi fiscali". E’ quanto scrive
L’Espresso in una anticipazione. Il settimanale "ricostruisce
l’attività parallela dell’autista di Beppe Grillo, Walter Vezzoli, 43 anni,
che da oltre dieci segue come un’ombra il fondatore del Movimento Cinque
Stelle". "In piazza San Giovanni, il comico genovese lo ha presentato
così alla folla: 'Sta con me, fa la logistica, mi protegge, ha tutto sotto
controllo. è un ragazzo formidabile'", scrive L’Espresso.
"Quattro
di queste società risulterebbero immatricolate con la formula della
'sociedad anonima’, uno schermo giuridico che consente di proteggere
l’identità degli azionisti. Non è dato sapere, quindi, chi abbia finanziato
queste iniziative. Dalle carte che ‘l’Espresso’ ha potuto consultare emerge
però che tra gli amministratori compare, insieme a Vezzoli, Nadereh Tadjik,
ovvero la cognata di Grillo, la sorella di sua moglie Parvin, di origini
iraniane".
"Nella
Armonia Parvin sa, guarda caso stesso nome della signora Grillo, la presidente
Nadereh Tadijk e il secretario Vezzoli - scrive L’Espresso - sono affiancati da
un terzo amministratore, un italiano residente in Costa Rica che si chiama
Enrico Cungi. Cungi nel 1996 venne coinvolto in un’indagine per
narcotraffico. Arrestato in Costa Rica e poi estradato in Italia ha passato tre
mesi nel carcere di Rebibbia, ma non risultano condanne a suo carico".
"A
che cosa serve questa costellazione di società, dotate per altro di
capitali sociali minimi, non più di 10 mila dollari ciascuna? Difficile
- si fa notare nel testo del periodico - dare una risposta precisa,
visto che l’oggetto sociale indicato nelle carte appare a dir poco ampio. Ad
aumentare la difficoltà c’è poi il fatto che il livello di trasparenza delle
informazioni societarie in Costa Rica è tra i più bassi al mondo. Non per
niente il Paese del Centroamerica è inserito nella black list dei paradisi
fiscali dal Tesoro italiano. Almeno una delle società targate Vezzoli-Tadijk ha
però in cantiere un progetto ben preciso. Ecofeudo, infatti, è il nome di un
resort extra lusso da 30 ettari da costruire sulle colline della baia Papagayo.
A giudicare dalle foto pubblicate Ecofeudo non sarà un villaggio popolare. La
zona è considerata una delle più promettenti per chi vuole investire nel
turismo. Nel resort le ville saranno di alto livello: ‘potranno avere una superficie
fino a 750 metri quadri coperti su un’area propria di 5000 metri quadri’".
Il leader
M5S: "Media pagati per sputtanarci" (Chi se la prende con la
magistratura e chi con la stampa)
L'ASSALTO ONLINE DI GRILLO - Intanto nuovo attacco di Beppe Grillo dal
suo blog e dalle pagine del Time. Questa volta nel mirino i media, in
particolare i conduttori televisivi, per il "lavoro di
sputtanamento" nei confronti del M5S. Sono "pagati per quello dai
partiti", afferma il leader 'a cinque stelle', sottolineando che
"l’accanimento delle tv ha raggiunto limiti mai visti".
GRILLINI
SBRANATI - “L’accanimento delle televisioni nei confronti del M5S ha raggiunto
limiti mai visti nella storia repubblicana, è qualcosa di sconvolgente, di
morboso, di malato, di mostruoso, che sta sfuggendo forse al controllo dei
mandanti, come si è visto nel folle assalto all’albergo Universo a Roma dove si
sono incontrati lunedì scorso i neo parlamentari del M5S. Scene da delirio”.
Così Beppe Grillo nel post odierno sul suo blog a proposito degli esordi televisivi
dei suoi.
“Questa non
è più informazione, ma una forma di vilipendio continuato, di diffamazione,
di attacco, anche fisico, a una nuova forza politica incorrotta e pacifica.
Le televisioni sono in mano ai partiti, questa è un’anomalia da rimuovere al
più presto. Le Sette Sorellastre televisive non fanno informazione, ma
propaganda” conclude Grillo.
LA TV DEL FUTURO - "E' indispensabile creare una sola televisione pubblica,
senza alcun legame con i partiti e con la politica e senza pubblicità. Le due
rimanenti possono essere vendute al mercato", dice Grillo ipotizzando uno
schema di gestione futuro della Rai, peraltro già più volte espresso in
campagna elettorale.
100% IN
PARLAMENTO - Il Movimento 5 Stelle punta ad avere il 100 per cento di
deputati e senatori, e completata la sua rivoluzione, non avrà piu’ ragion
d’essere e si scioglierà, spiega poi Grillo in un’intervista a ‘Time'.
“Vogliamo il 100 per cento del Parlamento, non il 20 o il 25% o il 30% -
ha detto - Quando il movimento otterrà il 100% e i cittadini saranno diventati
lo Stato, il Movimento non avrà piu’ bisogno di esistere. L’obiettivo è
scioglierci”.
"Se falliamo noi, violenze di piazza" (Minaccia poco velata alla
Mussolini con i fasci di combattimento)
ITALIA A RISCHIO VIOLENZA - Sempre a 'Time' il leader dei 5 stelle spiega:
"Io canalizzo tutta questa rabbia in un movimento popolare, che poi va
e governa. Dovrebbero ringraziarci uno per uno", dice, sostenendo il
valore sociale della funzione ‘cuscinetto’ del suo Movimento.
“Se
fallissimo - ha avvertito - in Italia si rischiano violenze di piazza. Se
crollassimo noi, arriveranno. Tutto è nato in Italia. Il fascismo è nato
qui. Le banche sono nate qui. Abbiamo inventato il debito e anche la mafia.
Se da qui non partirà un’ondata di violenza è grazie al movimento”, perchè
“metà della popolazione non ne puo’ più”.
LA LISTA NERA - Cosa le
piace meno, tra partiti e media? Alla domanda di ‘Time’, Beppe Grillo risponde
senza esitazione: “I peggiori sono i media. Forse - concede il guru 5
Stelle - i quotidiani locali sono a posto, ma - accusa - quelli che formano la
pubblica opinione, sette televisioni e tre quotidiani, fanno parte del
sistema”.
NIENTE ALLEANZE
- Beppe Grillo ribadisce il suo no a
qualsiasi alleanza: “Loro parlano di trasparenza dei partiti, noi di
dissoluzione. E’ diverso. Napoleone e Wallington non possono trovare un modo
di collaborare”, spiega.
Secondo Grillo “sinistra e destra in Italia hanno sempre fatto finta di combattersi. Ora gli accordi che hanno fatto per 20 anni nell’ombra dovranno farli alla luce del sole. E se lo faranno, sono morti. Politicamente morti. Così devono scaricare la loro delusione politica e la loro disintegrazione - conclude - dicendo che sono io a non voler fare un governo e che questo provoca instabilità. Ma io non posso discutere con loro”.
Secondo Grillo “sinistra e destra in Italia hanno sempre fatto finta di combattersi. Ora gli accordi che hanno fatto per 20 anni nell’ombra dovranno farli alla luce del sole. E se lo faranno, sono morti. Politicamente morti. Così devono scaricare la loro delusione politica e la loro disintegrazione - conclude - dicendo che sono io a non voler fare un governo e che questo provoca instabilità. Ma io non posso discutere con loro”.
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