Il 10 aprile l'Onu vuole che il regime di Damasco interrompa le operazioni militari nel Paese
Beirut, 7 apr. - E' di almeno 128 morti - 86 dei quali civili - il bilancio degli scontri di sabato in Siria a tre giorni dalla scadenza dell'ultimatum fissato dall'Onu perché il regime interrompa le operazioni militari (seguito a 48 ore dall'opposizione): lo hanno reso noto fonti delle ong siriane per la difesa dei diritti umani.
Gli scontri più gravi sono avvenuti nella località di Latamna, dove 40 civili sono stati uccisi nei bombardamenti dell'esercito; altre 16 persone sono morte nella provincia di Homs mentre i combattimenti hanno provocato sedici vittime fra i disertori e 17 fra i militari siriani.
Giovedì il consiglio di sicurezza dell'Onu ha approvato all'unanimità una dichiarazione in cui si invita Damasco a rispettare la scadenza del 10 aprile per cessare le sue operazioni militari; l'opposizione dovrebbe fare lo stesso 48 ore più tardi. Le violenze tuttavia non cessano: secondo l'osservatorio siriano per i diritti umani giovedì si sono avuti 77 morti e venerdì 35.
E intanto il premier Mario Monti, in visita a Beirut, ha dichiarato che l'Italia sostiene la missione di Kofi Annan, inviato speciale delle Nazioni unite in Medio Oriente per la crisi siriana. In particolare, ha osservato che l'Italia condivide l'impostazione del piano dell'ex segretario generale dell'Onu "mirante ad affrontare in modo congiunto la cessazione delle violenze, il sostegno umanitario e il sostegno politico".
Gli scontri più gravi sono avvenuti nella località di Latamna, dove 40 civili sono stati uccisi nei bombardamenti dell'esercito; altre 16 persone sono morte nella provincia di Homs mentre i combattimenti hanno provocato sedici vittime fra i disertori e 17 fra i militari siriani.
Giovedì il consiglio di sicurezza dell'Onu ha approvato all'unanimità una dichiarazione in cui si invita Damasco a rispettare la scadenza del 10 aprile per cessare le sue operazioni militari; l'opposizione dovrebbe fare lo stesso 48 ore più tardi. Le violenze tuttavia non cessano: secondo l'osservatorio siriano per i diritti umani giovedì si sono avuti 77 morti e venerdì 35.
E intanto il premier Mario Monti, in visita a Beirut, ha dichiarato che l'Italia sostiene la missione di Kofi Annan, inviato speciale delle Nazioni unite in Medio Oriente per la crisi siriana. In particolare, ha osservato che l'Italia condivide l'impostazione del piano dell'ex segretario generale dell'Onu "mirante ad affrontare in modo congiunto la cessazione delle violenze, il sostegno umanitario e il sostegno politico".
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