Pensare Globale e Agire Locale

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giovedì 19 aprile 2012

ITALIA: Senza lavoro né speranza

Istat: in Italia 3 mln di disoccupati non cercano un impiego.

Ci sono gli esodati, uomini di mezza età senza stipendio e senza pensione. E poi anche i giovani, magari loro figli, privi di lavoro e di speranza di trovarne uno.
IN RIALZO DEL 4,8%. Italiani, popolo dei 'né, né'. L'Istat ha inchiodato il nostro Paese con un dato che fotografa bene i tempi della crisi: nel 2011 gli inattivi che non hanno cercato un impiego, ma sono disponibili a lavorare sono stati 2 milioni 897 mila, con un rialzo annuo del 4,8% (+133 mila unità).
Anche se poi emergono 45 mila posti vacanti che nessuno si piglia.
La quota di questi sfiduciati rispetto alle forze lavoro è dell'11,6%, dato superiore di oltre tre volte a quello medio dell'Unione europea.
NEL 2011 1,5 MLN DI SCORAGGIATI, RECORD DAL 2004. Alla base motivazioni psicologiche, dopo tanti rifiuti e il clima di recessione che si fa insopportabile: gli scoraggiati sono coloro che dichiarano di non essere alla ricerca di un lavoro perché ritengono di non riuscire a trovarlo. In Italia hanno raggiunto nel 2011 quota 1 milione e 523 mila: si tratta del dato annuo più alto dal 2004.
In particolare, tra coloro che non hanno cercato un posto nelle ultime quattro settimane ma sono subito disponibili a lavorare, gli scoraggiati sono 1 milione 234 mila.
IN CINQUE MILIONI ASPIRANO A UN POSTO. Coloro che, più in generale, aspirano a un impiego, costituiscono un esercito di cinque milioni. L'Istat ha ricordato che oltre agli inattivi (2,9 milioni) sono un aggregato più ampio dei disoccupati in senso stretto, pari a 2,1 milioni.

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