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lunedì 16 aprile 2012

ITALIA: Cgil «Ora il ddl lavoro favorisce le imprese»

Il sindacato critica il nuovo testo della riforma e Confindustria
Lunedì, 16 Aprile 2012 - Il testo del disegno di legge sulla riforma del mercato del lavoro è peggiorato «in favore delle imprese» nel passaggio dal Consiglio dei ministri al Senato. È questo il parere dei vertici della Cgil, i quali hanno sottolineto come Confindustria «ormai pur di intervenire contro il reintegro utilizza di tutto, adesso anche la norma sui licenziamenti disciplinari illegittimi». Per il sindacato di Corso d'Italia «il testo è già in gran parte cambiato, in peggio, rispetto al 23 marzo, e tutto a favore delle imprese».
ART.18, LE PRESSIONI DELLE IMPRESE. La Cgil si riferisce in particolare ai licenziamenti disciplinari illegittimi: «Prevedere un rapporto con le 'prescrizioni di legge' è un normale ed indispensabile raccordo con i principi generali dell'ordinamento che certo Confindustria non penserà di cancellare. Averlo previsto è un atto obbligato, che non solo non amplia nessuna discrezionalità ma dà certezza di uniformità su tutto il territorio nazionale».
La cosiddetta alzata di toni sull'articolo 18 da parte delle imprese, dopo quelle dei giorni scorsi, «è utilizzata come forma di pressione per intervenire sulla precarietà, addirittura minacciando licenziamenti di massa».
FLESSIBILITÀ IN ENTRATA PEGGIORATA. La Cgil ha sottolineato come il ddl sia peggiorato sul fronte della flessibilità in entrata con l'apprendistato che per tre anni non prevede un sostanziale obbligo di stabilizzazione, la mancata cancellazione dell'associazione in partecipazione e il rinvio per stage e tirocini a una delega.
Per i contratti di collaborazione, inoltre, «non si è stabilita l'equiparazione dei compensi a quanto previsto per funzioni analoghe nei contratti nazionali di lavoro e così l'aumento della contribuzione si scaricherà tutto su queste persone».
«IL GOVERNO USA I GIOVANI». Secondo la Cgil, «il governo ha già usato strumentalmente i giovani, abbiamo non a caso deciso una lunga fase di mobilitazione e una informazione soprattutto rivolta ai giovani e ai precari che in questi giorni vede iniziative e scioperi programmati in tutti i territori e che continuerà per tutto il periodo del percorso parlamentare».

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