I due presidenti si sono parlati a margine delle celebrazioni per
il 70esimo anniversario dello sbarco in Normandia
Usa e Russia provano a
riavvicinarsi dopo la minaccia di nuove sanzioni al paese ex soviatico relativa
all’invasione della Crimea. A margine delle celebrazioni del 70esimo anniversario
dello sbarco in
Normandia, infatti, il presidente americano Barack Obama e il
presidente russo Vladimir
Putin si stanno parlando. A riferirlo è l’emittente all news
francese BFM-TV. A quanto si apprende dalle agenzie di stampa Obama e Putin, ai
ferri corti per la crisi in Ucraina, sono attualmente a colloquio nella hall
del castello di
Be’nouville, dove si tiene una parte delle celebrazioni per lo
sbarco del 6 giugno 1944.
SCAMBIO
DI BATTUTE TRA PRESIDENTI – Il presidente Usa e quello
russo avrebbero avuto un breve scambio
di battute. I due leader mondiali erano stati tenuti
accuratamente a distanza dal protocollo del Paese ospitante, la Francia. In
Normandia Obama e Putin si trovavano per la prima volta faccia-a-faccia
dall’inizio di una crisi, quella ucraina, che ha fatto ripiombare l’Europa in
un clima da Guerra
Fredda. I duepresidenti si sono scambiati qualche battuta prima
di entrare per la colazione nel castello.
TENSIONE
DA GUERRA FREDDA – Il G7 di Bruxelles si è intanto appena mostrato pronto a
decidere di ulteriori misure
contro la Russia nel caso in cui non dovesse materializzarsi
una de-escalation in
Ucraina, dove nel frattemo le elezioni democratiche hanno visto
la salita al potere del nuovo premier Petro Porochenko, ricco imprenditore del
paese. Le sanzioni
che potrebbero colpire Mosca in maniera pesante considerando l’indebolimento dell’economia
legato alle sanzioni già varate nelle settimane scorse. Stando a quanto
affermato dal presidente Usa Obama a Bruxelles, Putin ha a disposizione tra le
due e le quattro settimane di tempo per cambiare rotta in Ucraina. Obama ha
anche ricordato che il G7 è il primo dopo 20 anni senza la Russia, sospesa
proprio dopo l’invasione della Crimea. L’elezione di Poroshenko, dunque, e a
questo punto anche il faccia a faccia in Normandia, sono dunque occasione per
Mosca per fare un passo indietro. Riconoscere
la vittoria del nuovo premier ucraino potrebbe far cessare ogni
tentativo di imporre alla Russia nuove sanzioni. Ovviamente dovrebbe cessare anche il flusso di
armi. Al fianco di Obama si è schierato senza tentennamenti il
premier inglese David Cameron. «Lo stato delle cose in Ucraina è
inaccettabile», ha detto il leader d’oltremanica al G7 di Bruxelles.
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