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sabato 7 giugno 2014

UE - Obama e Putin: primo scambio di battute dopo la crisi Ucraina


I due presidenti si sono parlati a margine delle celebrazioni per il 70esimo anniversario dello sbarco in Normandia

Usa e Russia provano a riavvicinarsi dopo la minaccia di nuove sanzioni al paese ex soviatico relativa all’invasione della Crimea. A margine delle celebrazioni del 70esimo anniversario dello sbarco in Normandia, infatti, il presidente americano Barack Obama e il presidente russo Vladimir Putin si stanno parlando. A riferirlo è l’emittente all news francese BFM-TV. A quanto si apprende dalle agenzie di stampa Obama e Putin, ai ferri corti per la crisi in Ucraina, sono attualmente a colloquio nella hall del castello di Be’nouville, dove si tiene una parte delle celebrazioni per lo sbarco del 6 giugno 1944.

SCAMBIO DI BATTUTE TRA PRESIDENTI – Il presidente Usa e quello russo avrebbero avuto un breve scambio di battute. I due leader mondiali erano stati tenuti accuratamente a distanza dal protocollo del Paese ospitante, la Francia. In Normandia Obama e Putin si trovavano per la prima volta faccia-a-faccia dall’inizio di una crisi, quella ucraina, che ha fatto ripiombare l’Europa in un clima da Guerra Fredda. I duepresidenti si sono scambiati qualche battuta prima di entrare per la colazione nel castello.

TENSIONE DA GUERRA FREDDA – Il G7 di Bruxelles si è intanto appena mostrato pronto a decidere di ulteriori misure contro la Russia nel caso in cui non dovesse materializzarsi una de-escalation in Ucraina, dove nel frattemo le elezioni democratiche hanno visto la salita al potere del nuovo premier Petro Porochenko, ricco imprenditore del paese. Le sanzioni che potrebbero colpire Mosca in maniera pesante considerando l’indebolimento dell’economia legato alle sanzioni già varate nelle settimane scorse. Stando a quanto affermato dal presidente Usa Obama a Bruxelles, Putin ha a disposizione tra le due e le quattro settimane di tempo per cambiare rotta in Ucraina. Obama ha anche ricordato che il G7 è il primo dopo 20 anni senza la Russia, sospesa proprio dopo l’invasione della Crimea. L’elezione di Poroshenko, dunque, e a questo punto anche il faccia a faccia in Normandia, sono dunque occasione per Mosca per fare un passo indietro. Riconoscere la vittoria del nuovo premier ucraino potrebbe far cessare ogni tentativo di imporre alla Russia nuove sanzioni. Ovviamente dovrebbe cessare anche il flusso di armi. Al fianco di Obama si è schierato senza tentennamenti il premier inglese David Cameron. «Lo stato delle cose in Ucraina è inaccettabile», ha detto il leader d’oltremanica al G7 di Bruxelles.

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