Passa a
scrutinio segreto, per sette voti, l'emendamento della Lega Nord alla legge
comunitaria che inasprisce le misure nei confronti dei magistrati. L'esecutivo
aveva dato parere contrario: tenterà ora una modifica a Palazzo Madama. Lo
scontro Pd-M5S. La condanna dell'Anm
Sull’emendamento, a
firma dell’esponente del Carroccio Gianluca Pini, l’esecutivo e il relatore
avevano dato parere
contrario. Nel testo si legge:
«Chi ha subìto un
danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un
provvedimento giudiziario posto in essere dal magistrato in violazione
manifesta del diritto o con dolo o colpa grave nell’esercizio delle sue
funzioni ovvero per diniego di giustizia può agire contro lo Stato e contro il soggetto riconosciuto
colpevole per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e
anche di quelli non patrimoniali che derivino da privazione della libertà
personale. Costituisce dolo il carattere intenzionale della violazione del
diritto»
In pratica, sono rese
più pesanti le pene nei confronti dei giudici, in caso di errori, modificando
l’articolo 2 della legge n°117 del 13 aprile 1988, sul risarcimento dei danni
causati nell’esercizio delle funzioni giudiziarie e sulla responsabilità civile
dei magistrati. Adesso la legge comunitaria, dopo l’approvazione della Camera,
dovrà approdare al
Senato per la seconda lettura. A Palazzo Madama la maggioranza
tenterà di modificare l’emendamento Pini, come ha spiegato anche Ettore Rosato
del Pd. Critico anche il capogruppo Roberto
Speranza: «In Parlamento esistono proposte sulla responsabilità
civile dei magistrati e ritengo siano maturi i tempi affinché la questione
venga affrontata in modo serio e rigoroso. Non però trattando la materia in
modo frettoloso, attraverso un emendamento alla legge comunitaria». Al
contrario, il leghista ha sottolineato come il suo emendamento sia passato
«con almeno 80 voti del Pd». Per questo, «prima di sfidare la volontà popolare
invito i democratici a sfidarsi internamente, mettendo d’accordo la parte
destra del cervello con quella sinistra, per poi formulare una proposta
alternativa sul tema», ha attaccato.
PD CONTRO M5S – Non sono mancate
le polemiche, con le accuse incrociate tra Pd e Movimento 5 Stelle. «Passa norma
sulla responsabilità diretta dei magistrati. Per la gioia di Berlusconi», ha
attaccato in modo sarcastico il pentastellato Riccardo Fraccaro.
LA
DENUNCIA DI SABELLI (ANM)
– Una condanna è arrivata dall’Associazione nazionale magistrati: «Un fatto
grave», ha commentato il presidente Rodolfo
Sabelli. «In un momento che vede la magistratura
fortemente impegnata sul fronte del contrasto alla corruzione nelle istituzioni
pubbliche, questa norma costituisce un grave indebolimento dell giurisdizione»,
ha aggiunto. Non senza sottolineare come, attraverso l’emendamento votato,
ci sia il tentativo «di reintrodurre ciò che non si riuscì ad approvare nel
2012: un’introduzione dell’azione diretta di responsabilità civile che non ha
eguale in nessun ordinamento occidentale e che presenta evidenti profili di
incostituzionalità».
Alberto Sofia
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