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mercoledì 11 giugno 2014

ITALIA - Responsabilità civile toghe: governo battuto alla Camera


Passa a scrutinio segreto, per sette voti, l'emendamento della Lega Nord alla legge comunitaria che inasprisce le misure nei confronti dei magistrati. L'esecutivo aveva dato parere contrario: tenterà ora una modifica a Palazzo Madama. Lo scontro Pd-M5S. La condanna dell'Anm

Sull’emendamento, a firma dell’esponente del Carroccio Gianluca Pini, l’esecutivo e il relatore avevano dato parere contrario. Nel testo si legge: 

«Chi ha subìto un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento giudiziario posto in essere dal magistrato in violazione manifesta del diritto o con dolo o colpa grave nell’esercizio delle sue funzioni ovvero per diniego di giustizia può agire contro lo Stato e contro il soggetto riconosciuto colpevole per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e anche di quelli non patrimoniali che derivino da privazione della libertà personale. Costituisce dolo il carattere intenzionale della violazione del diritto»

In pratica, sono rese più pesanti le pene nei confronti dei giudici, in caso di errori, modificando l’articolo 2 della legge n°117 del 13 aprile 1988, sul risarcimento dei danni causati nell’esercizio delle funzioni giudiziarie e sulla responsabilità civile dei magistrati. Adesso la legge comunitaria, dopo l’approvazione della Camera, dovrà approdare al Senato per la seconda lettura. A Palazzo Madama la maggioranza tenterà di modificare l’emendamento Pini, come ha spiegato anche Ettore Rosato del Pd. Critico anche il capogruppo Roberto Speranza: «In Parlamento esistono proposte sulla responsabilità civile dei magistrati e ritengo siano maturi i tempi affinché la questione venga affrontata in modo serio e rigoroso. Non però trattando la materia in modo frettoloso, attraverso un emendamento alla legge comunitaria». Al contrario, il leghista ha sottolineato come il suo emendamento sia passato «con almeno 80 voti del Pd». Per questo, «prima di sfidare la volontà popolare invito i democratici a sfidarsi internamente, mettendo d’accordo la parte destra del cervello con quella sinistra, per poi formulare una proposta alternativa sul tema», ha attaccato.

PD CONTRO M5S – Non sono mancate le polemiche, con le accuse incrociate tra Pd e Movimento 5 Stelle. «Passa norma sulla responsabilità diretta dei magistrati. Per la gioia di Berlusconi», ha attaccato in modo sarcastico il pentastellato Riccardo Fraccaro.

LA DENUNCIA DI SABELLI (ANM) – Una condanna è arrivata dall’Associazione nazionale magistrati: «Un fatto grave», ha commentato il presidente Rodolfo Sabelli. «In un momento che vede la magistratura fortemente impegnata sul fronte del contrasto alla corruzione nelle istituzioni pubbliche, questa norma costituisce un grave indebolimento dell giurisdizione», ha aggiunto. Non senza sottolineare come, attraverso l’emendamento votato, ci sia il tentativo «di reintrodurre ciò che non si riuscì ad approvare nel 2012: un’introduzione dell’azione diretta di responsabilità civile che non ha eguale in nessun ordinamento occidentale e che presenta evidenti profili di incostituzionalità».

Alberto Sofia

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