Pensare Globale e Agire Locale

PENSARE GLOBALE E AGIRE LOCALE


giovedì 26 giugno 2014

ITALIA - Lettera aperta all'associazione PANDORA.


Pandora è una rivista on line di giovani studenti di ottimo livello che ogni tanto compaiono sul Network per il Socialismo Europeo e altrove, anche in blog del PD: ne conosco direttamente qualcuno e  con altri ogni tanto interloquisco.

Vi giro le mie riflessioni di oggi:  Cari pandorini, apprezzo tutto quello che scrivete, anche se è  proiettato molto avanti: ma guai se a venti anni non si pensa anche all'impossibile, non si andrebbe mai avanti. Purtroppo, o per fortuna, siamo nel secolo veloce, e gli scenari cambiano in fretta anche per voi, figuriamoci per me che ho 50 anni più di voi. Oggi sono colpito da due riflessioni, che vorrei condividere con voi:

1- gli USA cominciano a esportare petrolio, il che cambia lo scenario della politica nel Medio Oriente e nel Mediterraneo: insomma, d'ora in avanti Iraq,Turchia,Siria  Egitto, Libia , la possibile esplosione dell'Algeria con  presidente rieletto con l'Alzheimer, saranno solo cazzi degli  europei, anzi dei sud europei, anzi dell'Italia che sta come una portaerei facilmente abbordabile nel bel mezzo del Mediterraneo: tutto quello che gli USA ci chiederanno è di non buttare a mare Israele., cosa comunque non consigliabile visto che hanno più atomiche di GB e Francia messi insieme. Anche le faccende dell'Ucraina e della Russia saranno fatti nostri, una volta isolati quei quattro gatti di dr. Stranamore sopravvissuti nella CIA che continuano a pensare al contenimento della Russia come a una faccenda necessaria ma da delegare alla parte europea della NATO, che è ora che facciano la loro parte. La parte dell'Italia, invece, è di fare al più presto il South Stream. E quella dell’Europa è di interfacciarsi con la Russia, non di combatterla.

2- il flusso in aumento dei rifugiati che arrivano sulle nostre coste e poi si spargono per l'Europa: questione che non va affrontata col tono del mendicante di Alfano, ma facendo presente all'Europa che siamo davanti a una enorme opportunità: perchè chi ha il coraggio di emigrare è sempre più intelligente e intraprendente di chi resta, e noi abbiamo l'esempio quotidiano nel nostro mezzogiorno, che da 120 anni  manda i migliori nelle Americhe, nel Nord Italia, in Germania e in Belgio. Ma adesso, dalla Siria stanno arrivando a migliaia ingegneri, medici, scienziati: non si tratta di dividere il conto dell'albergo con l' Europa, si tratta di pianificare l'uso di questa risorsa, che ci arriva gratis, senza che abbiamo speso un lira per allevarli e istruirli.

Insomma, sarei molto contento se nei prossimi mesi la UE si attrezzasse per finanziare il south stream con fondi BEI, e creasse un fondo per l'inserimento dei profughi in Europa .

Chi di voi si occupa di storia, rifletta all'enorme stupidità di quella fanatica di Isabella la Cattolica che cacciando gli ebrei e i moriscos fece la fortuna del resto d'Europa e ridusse la Spagna a vivere di rapine sul Sud America, a quell'altro cattoimbecille di Luigi XIV che cacciando gli ugonotti fece la fortuna della Svizzera, dell'Olanda e della nascente industria inglese, agli anglicani della chiesa alta che cacciando i presbiteriani (che avevano fondate ragioni per non apprezzare i loro vescovi) crearono gli USA: e cerchiamo di non ripeterli, come vorrebbero i leghisti di tutta Europa
Claudio Bellavita

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