
Eleggiamo sindaci in tutto il territorio nazionale e contiamo sui ballottaggi e l’elezione di nuovi consiglieri e amministratori, a conferma che gli elettori hanno premiato programmi seri, fondati sulla crescita, la responsabilità e su una maggiore giustizia sociale. Ovunque in Italia i nostri amministratori e i nostri sindaci presenteranno proposte per abolire l’Imu (è l’unico salvadanaio disponibile per moltissime famiglie) e progetti per i giovani, che rilancino l’occupazione a livello locale e prevedano contributi da legare a lavori socialmente utili. Lo dico da tempo: queste elezioni, saranno le ultime della cosiddetta seconda Repubblica e ne determinano la sepoltura. Soprattutto, certificano che il bipolarismo coatto italiano è del tutto fallito. Il Pdl è fortemente indebolito e in alcune città non c’è più, mentre Grillo drena voti soprattutto alla Lega e “a sinistra” si è formato un arcipelago di formazioni politiche contese tra riformisti e radicali.
C’è un nuovo scenario ed è tempo di cambiare. La strada che anche le elezioni francesi ci indicano è la Casa dei riformisti, un progetto politico nuovo che raccolga tutte le anime del riformismo italiano, quello laico, socialista, liberale e cattolico democratico. Ho chiesto a Bersani, a Vendola, a repubblicani e democratici di sedersi attorno a un tavolo per iniziare il lavoro per le prossime elezioni politiche.
Quanto al sostegno a Monti, va misurato passo dopo passo, niente dev’essere a scatola chiusa. Il nostro Governo dei tecnici non può ignorare che la politica del rigore ha fallito clamorosamente e la vittoria di Hollande ne è la massima prova. I socialisti – anche quelli francesi – lo dicono da tempo: il primo intervento urgente è l’introduzione di una patrimoniale che ridistribuisca il peso della crisi anche sui sei milioni di persone che detengono il quasi la metà della ricchezza nazionale e permetta la creazione di un salvadanaio per finanziare nuove misure di sostegno economico per chi non ha un lavoro. Sarebbe un buon primo passo e una straordinaria prova di equità.
Riccardo Nencini segretario nazionale PSI
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