La passione per l’ambientalismo e l’agricoltura
biologica non è esclusiva dei Verdi: un numero crescente di militanti dell’Npd
sta entrando nel movimento, cercando di ricostruire l’immagine del neofascismo.
Christian Thiele/ Marlene Weiss - Suddeutsche Zeitung MonacoCon i suoi pantaloni verdi e la camicia a scacchi, Hans-Günter Laimer è quello che qui in Bassa Baviera definiscono “un uomo, un vero uomo”. Scende dal suo trattore, ci accoglie cordialmente e apre l’emporio della sua tenuta, gestito dalla moglie. Qui ogni cosa è di produzione locale. Ogni prodotto è bio.
Quando Laimer organizza una giornata a porte aperte
nella sua tenuta agricola, chiama un gruppo di suonatori di flauto e una
cantastorie e c’è anche un mercatino delle pulci per bambini. Sì, si tratta di
un autentico paradiso bio.
Peccato che Laimer non abbia niente in comune con i
Verdi: appartiene al consiglio dell’associazione Midgard, che pubblica
Umwelt&Aktiv, una piccola rivista che a una prima occhiata è dedicata
all’agricoltura bio e parla di marmellate di ciliegie e di asili nido.
In realtà, parla anche di Yule (la festa pagana
dell’inverno celebrata dai popoli germanici) e dei pregi della politica
agricola dell’Npd, il partito nazionaldemocratico tedesco, neonazista, che
commercializza la rivista su internet. Lo stesso Laimer si è candidato alle
elezioni locali nelle liste di questo partito.
“Il nostro obiettivo è sensibilizzare la popolazione
alla protezione degli animali, dell’ambiente e della patria”, si legge
sull’homepage della rivista. Del resto, quest’ultima è considerata dalla
Direzione per la sicurezza del territorio una “pubblicazione di propaganda
occulta dell’Npd”.
Laimer smentisce qualsiasi partecipazione alla
rivista. Deplora invece il fatto che il settore bio sia in buona parte dominato
dalla sinistra. “Che cosa hanno di diverso i miei cetrioli da quelli di un
Verde?”.
La difesa dell’ambiente non è mai stata di esclusivo
dominio dei Verdi: questo movimento è nato nel XIX secolo, come reazione all’industrializzazione.
Fu anche un tema centrale dell’ideologia nazista che nel 1933 e nel 1935 fece
adottare due testi di legge per la protezione degli animali e dell’ambiente. La
difesa della natura e della patria, come pure l’ideologia del sangue e della
terra, sono al centro del discorso nazionalsocialista.
“L’ideologia nazista è servita da zoccolo duro per il
movimento di difesa dell’ambiente”, spiega Nils Franke, storico e autore di un
saggio intitolato Naturschutz gegen Rechtsextremismus [Difesa dell’ambiente
contro l’estremismo di destra], che lotta contro l’infiltrazione del movimento
da parte dell’estrema destra.
A fronte dell’interesse che suscitano le questioni
ambientalistiche in Germania, da qualche tempo l’Npd si è impossessato di
questa idea, spiega Franke. E, sfoggiando il colore verde, l’ideologia nazista
si sta aprendo un varco nella società.
Un nuovo movimento di “riscatto” ha fatto la sua
comparsa tra Rostock e Schwerin, nel Mecleburgo e Pomerania occidentale: alcune
famiglie che vogliono vivere “nel rispetto degli animali e delle tradizioni”.
“I temi ecologici stanno assumendo maggiore importanza
nel discorso dell’estrema destra”, spiega un rappresentante del centro
regionale per la cultura democratica a Roggentin. “Il loro obiettivo è far sì
che le persone non associno più l’Npd a un movimento politico, bensì a un
gruppo che cerca di semplificare la vita dei cittadini”.
Tra questi sostenitori del “riscatto”, un vicino ci
parla di uomini che indossano giubbotti da aviatore e ronde che pattugliano la
zona, accendono torce e cantano canzoni folkloristiche. Ci racconta anche che
un responsabile della sicurezza interna viene a fargli visita a intervalli
regolari per prendere un caffè e chiedergli che novità ci siano in zona.
Ecologia bruna
Gudrun Heinrich, politologa all’università di Rostock,
all’inizio dell’anno ha pubblicato un libro intitolato Braune Ökologie
[Ecologia bruna, come il colore delle camicie dei nazisti] insieme alla
fondazione Heinrich Böll. “L’Npd è strettamente collegato alle associazioni e
di riflesso ben radicato nelle zone agricole”, spiega.
Anche Huwald Fröhlich e Helmut Ernst, fornitori di
materiali agricoli ecologici, si sono installati in Mecleburgo-Pomerania
occidentale. Nella sua raccolta Opposition für Deutschland [Opporsi per
la Germania], Fröhlich afferma che l’umanismo e l’internazionalismo sono
“valori contro natura” e incita a un ritorno alle virtù regionali e nordiche
dell’autonomia.
Ernst e Fröhlich sono entrambi membri di Biopark, una
delle più grandi associazioni di agricoltura biologica di tutta la Germania,
dotata di catene di negozi e fornitrice del marchio Edeka. L’associazione ha
scoperto soltanto nel 2011 che tra i suoi membri c’erano anche alcuni
agricoltori “bio-bruni” come Ernst, Fröhlich e tanti altri, spiega la
presidente Delia Micklich.
Da un lato dice “di non condividere affatto
l’ideologia di queste persone e di capire se alcuni consumatori decidessero di
non acquistare più i prodotti Biopark”. Dall’altro, però, l’Npd oggi è
rappresentato nei parlamenti regionali (in Mecleburgo-Pomerania occidentale e
in Sassonia) e pertanto da un punto di vista legale non si potrà fare niente
fintanto che le loro coltivazioni saranno ben gestite.
“La nostra associazione non può farsi garante delle
opinioni politiche. Noi ci limitiamo a certificare i metodi di produzione
agricola. Finché quel partito non sarà dichiarato illegittimo, non potremo fare
nulla contro i loro affiliati”. (Traduzione di Anna Bissanti)
PICCOLO COMMENTO:
Un ritorno al passato mentre il resto del mondo va avanti.
Nazionalismo e patriottismo non sono parole sporche, solo stupide.
PICCOLO COMMENTO:
Un ritorno al passato mentre il resto del mondo va avanti.
Nazionalismo e patriottismo non sono parole sporche, solo stupide.
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