
Persona semplice e senza alcun talento retorico,
questa protestante nata nella Repubblica democratica tedesca è riuscita a
entrare in sintonia con tutti quei tedeschi, soprattutto dell’ovest, che
giudicava “viziati, un po’ molli e pigri”. I tedeschi, di contro, si sono “merkelizzati”
e hanno imparato a venerare le presunte debolezze della cancelliera, come la
sobrietà eccessiva e la mancanza di stile. Secondo Ulrich la crisi dell’euro ha
segnato l’apice di questa transizione:
Nel 2005 Merkel pensava di dover dare slancio ai
tedeschi. Oggi deve convincere i suoi elettori ad aiutare gli altri, a
mantenere il sangue freddo e soprattutto a continuare saggiamente a consumare
con zelo. La politica della cancelliera è completamente capovolta. La sua
missione in Germania è dunque finita? È emigrata in Europa? […] Senza la
normalità tedesca, protetta dalla cancelliera ultra-normale, l’Europa sarebbe
sprofondata nel caos già da tempo.
Convinto che Merkel non sarà costretta a lasciare il
potere in tempi brevi, Ulrich conclude:
è possibile che la Merkel tedesca abbia oltrepassato
il suo zenit, ma la Merkel europea è oggi all’apice della sua parabola. In
Germania forse non c’è più bisogno di lei, ma in Europa sicuramente sì. […]
Angela Merkel ha 57 anni, e dunque ha ancora un futuro politico. Resta da
capire dove
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